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Carcere Voghera, aggrediscono agente per aprirsi la strada verso una spedizione punitiva

Il piano era chiaro: aggredire un agente di polizia penitenziaria per rubargli le chiavi. L’obiettivo del gruppo di detenuti che è entrato in azione domenica sera al carcere di Voghera, però, non era di evadere: intendevano aprire le porte solo per recarsi in un altro settore dell’istituto, dove sono rinchiuse delle persone che vedono come nemici. Volevano andare là e farsi giustizia a modo loro. Le sbarre, in questo caso, non erano un’ostacolo verso il mondo esterno, ma verso i bersagli di una spedizione punitiva. L’intervento degli agenti di rinforzo, quindi, non ha semplicemente posto fine a un’aggressione, ma evitato una degenerazione che poteva portare il caos in una sezione molto delicata, quella dei collaboratori di giustizia. L’agente finito nelle mire dei detenuti, preso per il collo, è stato portato in pronto soccorso e dimesso con una prognosi di sei giorni. A darne notizia è Alessio Follieri, della segreteria locale dell’USPP, l’Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria, che fa gli auguri di pronta guarigione al collega. Dal sindacato si sottolineano i grandi problemi del settore dei collaboratori di giustizia, che ospita anche diversi detenuti psichiatrici. L’episodio di Voghera fa seguito agli innumerevoli avvenuti negli ultimi mesi a Vigevano. Dall’USPP si chiede all’amministrazione carceraria di intervenire con provvedimenti nei confronti degli aggressori, e alla politica di risolvere il problema carceri, tutelando il personale e dando una diversa destinazione ai detenuti psichiatrici.