У нас вы можете посмотреть бесплатно Ruoppolo Teleacras - “Inchiesta Sanità”: in 13 in pendenza di Riesame или скачать в максимальном доступном качестве, видео которое было загружено на ютуб. Для загрузки выберите вариант из формы ниже:
Если кнопки скачивания не
загрузились
НАЖМИТЕ ЗДЕСЬ или обновите страницу
Если возникают проблемы со скачиванием видео, пожалуйста напишите в поддержку по адресу внизу
страницы.
Спасибо за использование сервиса ClipSaver.ru
L’inchiesta “Sanità”: dopo l’appello proposto dalla Procura di Palermo sono 13 gli indagati in pendenza di Riesame. Contestazione a parte per Cuffaro. Il servizio di Angelo Ruoppolo. E’ iniziato il ping pong: le misure cautelari proposte dalla Procura di Palermo il 4 novembre scorso, poi gli interrogatori preventivi, poi la decisione del Tribunale che non è stata condivisa dalla Procura, tanto che la Procura ha impugnato tale decisione innanzi al secondo grado di valutazione delle misure cautelari, ovvero il Tribunale del Riesame. E, qualora vi saranno ancora divergenze, sarà possibile che entrambe le parti, accusa e difesa, ricorrano al terzo e ultimo grado di giudizio, ossia la Cassazione. E’ lo Stato di diritto. E’ il sistema delle garanzie. Dunque, l’ultimo aggiornamento dell’inchiesta della Procura di Palermo su presunti illeciti in appalti, nomine e concorsi nella Sanità è che i pubblici ministeri hanno impugnato quanto deciso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale, Carmen Salustro, che, in sintesi, ha imposto gli arresti domiciliari a Totò Cuffaro, a Roberto Colletti, ex manager dell’azienda ospedaliera Villa Sofia, e ad Antonio Iacono, direttore del Trauma Center di Villa Sofia. E poi l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per il segretario storico di Cuffaro, Vito Raso, e per gli imprenditori Mauro Marchese e Marco Dammone, gravati anche dalla misura cautelare interdittiva di esercitare attività imprenditoriali. La Procura non ha impugnato i provvedimenti adottati per Colletti e per Iacono. Ha proposto invece appello nei confronti di 13 non arrestati e di Cuffaro. La Procura insiste affinchè a Cuffaro sia addebitata la corruzione. Il Tribunale invece ha riqualificato tale ipotesi di reato in traffico di influenze, in riferimento all’assegnazione di un appalto bandito dall’Azienda sanitaria provinciale di Siracusa e al pagamento di una somma di denaro al direttore generale del Consorzio di bonifica occidentale della Regione Sicilia, Giuseppe Tomasino, affinchè favorisse negli appalti un imprenditore di Favara, Alessandro Vetro. E poi la Procura ha proposto appello contro il rigetto dei domiciliari per altri 13 indagati tranne che per il deputato di “Noi Moderati”, Saverio Romano, e per Vito Fazzino, 43 anni, a lavoro all’Azienda sanitaria di Siracusa, già scagionato con revoca della richiesta di arresto da parte della Procura. Ancora in riferimento a Cuffaro, la scelta del giudice Carmen Salustro, di qualificare la condotta di Cuffaro in traffico di influenze anziché corruzione, sarebbe - scrive la Procura - “viziata da un’evidente opera di travisamento dei fatti che discende dall’aver del tutto omesso di citare, o comunque considerare, alcuni decisivi elementi di prova”. E sarebbe contraddittoria perché non avrebbe – scrive ancora la Procura - “valorizzato, raffrontandole con le emergenze probatorie, le contraddizioni in cui sono incorsi i diversi protagonisti della vicenda co-indagati, ascoltati durante gli interrogatori preventivi”. E relativamente alla presunta tangente pagata da Vetro e destinata a Tomasino tramite Cuffaro e Carmelo Pace, secondo la dottoressa Salustro l’indagine non ha dimostrato la corruzione ma al massimo una mediazione illecita onerosa da parte di Cuffaro, che avrebbe sfruttato la conoscenza con Tomasino per indurlo a favorire Vetro. I 13 non arrestati ai domiciliari per i quali si attende il verdetto del Tribunale del Riesame sono: Carmelo Pace (deputato regionale della Dc e capogruppo all’Ars), Antonio Abbonato (ex consigliere di circoscrizione dell’Udc a Palermo), Ferdinando Aiello (ex consigliere regionale ed ex parlamentare calabrese del Pd), Paolo Bordonaro (direttore dell’ospedale Umberto I di Siracusa), Alessandro Caltagirone (direttore generale dell’Asp di Siracusa), Giuseppa Di Mauro (dirigente amministrativo del provveditorato dell’Asp di Siracusa), Sergio Mazzola (imprenditore del settore delle pulizie), Paolo Emilio Russo (dirigente amministrativo del presidio ospedaliero Avola-Noto), e poi i già citati: Giuseppe Tomasino Alessandro Vetro Vito Raso Mauro Marchese Marco Dammone.