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Intervento di Chirurgia o Medicina Estetica-Sicurezza e Qualità-Roma-Dottore Raffaele Siniscalco-Simed L'esito positivo di un intervento di medicina estetica non può prescindere da elevatissimi standard di sicurezza e qualità. È fondamentale affidarsi a professionisti di provata esperienza, professionalità e abilità. Dottor Raffaele Siniscalco si parla tanto di sicurezza in medicina estetica, può farci comprendere in modo dettagliato cosa si intende? La sicurezza e la qualità in medicina estetica devono essere l’assoluto cardine, una conditio sine qua non. Non può esistere un atto medico estetico senza porre l’attenzione al suo svolgimento in totale sicurezza e mi creda sicurezza in medicina estetica vuol dire porre l’attenzione su un’infinità di cose. Credo talmente tanto e così fermamente in questo da averlo fatto diventare il baluardo del mio lavoro a 360 gradi da quasi 20 anni. Ad esempio? A cosa bisogna stare attenti? Per prima cosa bisogna essere certi di recarsi da un professionista che non solo abbia conseguito la laurea in medicina e chirurgia, ma che abbia frequentato i dovuti corsi di specializzazione e/o perfezionamento post laurea in medicina e chirurgia estetica e che oltre ai titoli, assolutamente necessari, abbia alle spalle anni e anni di esperienza sul campo, che si aggiorni di continuo, che abbia attrezzature all'avanguardia e tantissima tecnologia innovativa per poter affrontare qualsiasi situazione. L’aggiornamento nel nostro campo è fondamentale perché basta non essere al passo con i tempi per soli sei – dodici mesi per diventare obsoleti. Obsoleti dopo soli sei - dodici mesi? In che senso? È semplicemente un modo di dire, nel senso che, data la numerosissima domanda e richiesta da parte dei pazienti, gli aggiornamenti, le novità e le evoluzioni nel campo della medicina estetica sono moltissime. Le aziende, infatti, investono tantissimo in ricerca per soddisfare ogni piccola grande esigenza. Di conseguenza, oggi, ogni tre/quattro mesi ci sono novità importanti da acquisire, upgrade di macchinari da fare e nuove tecnologie da acquistare o nuovi protocolli da inserire, sapendo sempre distinguere, in maniera critica e senza compromessi, il vero salto in avanti tecnico o tecnologico dall'inutile che si ripropone sotto mentite spoglie. Può entrare più nel dettaglio? Certamente! La sicurezza e la qualità nel nostro campo d’azione sono tutto ed hanno mille sfaccettature spesso non visibili da parte dei pazienti che si approcciano alla medicina estetica per risolvere i loro piccoli grandi inestetismi. Sicurezza e qualità vanno riscontrate nei macchinari che vengono utilizzati che devono essere sempre di ultima generazione, sempre aggiornati e controllati con un’attenta, scrupolosa, costante e maniacale manutenzione. Vanno ricercate nelle metodiche e tecniche di lavoro che devono essere sempre all’avanguardia, innovative e al passo con i tempi grazie ad una formazione ed un aggiornamento internazionale continuo. Vanno ricercate nell’utilizzo di strumentazioni sempre più precise, più moderne e all’altezza della situazione e soprattutto senza compromessi. Vanno ricercate nei materiali utilizzati per trattare un certo inestetismo del viso e del corpo. La scelta, in questo caso, deve sempre cadere sul materiale più sicuro e altamente qualitativo per il paziente, dove la perfetta bio-compatibilità, la lunga durata nel tempo del risultato, la sua qualità e naturalezza e l’assenza di effetti collaterali devono essere le uniche caratteristiche a guidare la scelta. Vanno ricercate nel continuo e spasmodico aggiornamento per offrire all’utente di medicina estetica quanto di meglio è possibile, non a livello nazionale, ma a livello planetario. E soprattutto qualità e sicurezza vanno ricercate nell'esperienza, nell'abilità, nell'attitudine, nella serietà, nella coscienza e professionalità del medico a cui ci si affida, perché chi apporta la tecnica alla fine è l'uomo e non la macchina ed è l'uomo, cioè il medico che deve conoscere e padroneggiare qualsiasi tecnica e tecnologia per non incorrere nell'errore o nel danno. Vedo che lei ha le idee molto chiare in merito e che non scende a compromessi. Guardi, per quanto riguarda la sicurezza e la qualità, scendere a compromessi in questa professione vuol dire bruciarsi, ghettizzarsi. Vuol dire relegarsi a lavorare male e soprattutto sempre con la consapevolezza che non si sta facendo il meglio per il paziente e per risolvergli il suo inestetismo. Vuol dire essere consapevoli che si sta lavorando con metodiche o macchinari obsoleti o con materiali non di ultima generazione. Apportare una metodica o una tecnica che non si padroneggia perfettamente vuol dire non essere assolutamente certi di ciò che si sta facendo e ciò equivale a rischiare di provocare gravi danni.