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Profondo Rosso - Doc ita (2000) Documentario e interviste a Dario Argento e a Bernardino Zapponi sul capolavoro del cinema thriller "Profondo Rosso", con curiosità legate al film e aneddoti (tipo quello dell'ascensore usato per decapitare la Calamai, di cui vengono date ampie delucidazioni) e al successo internazionale della pellicola, corredato da locandine estere del film. Si parla dell'idea del film e l'intento di voler creare un horror in cui nelle scene splatter si prova un dolore atroce ma immaginabile e già provato dallo spettatore, di come si è convocata l'attrice Daria Nicolodi e della colonna sonora da brivido dei Goblin. Il grande sceneggiatore, co-autore dello script Bernardino Zapponi, parla di come sia nata la celebre scena dell'ascensore. Si vede per un attimo la sua casa a Piazza Mincio. Ci sono anche i Goblin al completo. "Profondo Rosso" è un film del 1975 diretto da Dario Argento. L'opera segna, all'interno del percorso artistico del regista, il passaggio fondamentale tra la fase thriller, incominciata nel 1970 con "L'uccello dalle piume di cristallo" e quella horror intrapresa nel 1977 con "Suspiria". Fin dalla sua uscita nelle sale la pellicola ebbe un ottimo successo di pubblico: si segnalano i terrificanti effetti speciali, cui mise mano anche Carlo Rambaldi, e la musica del gruppo rock progressive dei Goblin. Alcune composizioni sono firmate anche dal pianista jazz Giorgio Gaslini. Il titolo del film ha subito diversi cambiamenti: per continuare la tendenza faunistica dei precedenti lavori di Argento ovvero "L'uccello dalle piume di cristallo", "Il gatto a nove code" e "4 mosche di velluto grigio", la pellicola avrebbe dovuto intitolarsi "La tigre dai denti a sciabola" (ma Argento sostiene che diffuse quel titolo per "prendersi gioco della stampa"), poi su un copione comparve il titolo provvisorio "Chipsiomega" (risultato dell'unione delle ultime tre lettere dell'alfabeto greco); infine si optò per "Profondo Rosso" data la gran predominanza di tinte scarlatte nel film, sia per il sangue sia per scelte di scenografia e fotografia (basti pensare ad esempio alla scena iniziale nel teatro).