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L’11 novembre 2025, presso l’Istituto Superiore Antincendi, si è svolto il convegno “Aspetti di Cybersicurezza del Sistema Energetico e della Catena di Forniture” organizzato dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile. L’incontro ha approfondito le criticità del settore energetico, riconosciuto come elemento fondamentale della sicurezza nazionale, e la crescente esposizione delle catene di forniture alle minacce informatiche. Nelle relazioni introduttive, il Prefetto Vittorio Rizzi, Direttore Generale del Dipartimento per la Sicurezza delle Informazioni, e il Prefetto Bruno Frattasi, Direttore dell’Agenzia di Cybersicurezza Nazionale, hanno evidenziato come le principali vulnerabilità del Paese, tra le quali la dipendenza dalle importazioni energetiche, l’obsolescenza delle infrastrutture e la vulnerabilità informatica. Tali criticità impongono una collaborazione sinergica tra istituzioni, industria e mondo accademico per affrontare le sfide sia fisiche che virtuali. Le tavole rotonde, moderate da Luigi Garofalo, Direttore di Cybersecurity Italia, hanno avuto inizio con l’intervento di Massimiliano Conti, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che ha presentato il nuovo Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) e il suo approccio realistico e tecnologicamente neutro, richiamando la sfida della gestione delle materie prime critiche, la cui scarsità potrebbe rappresentare un fattore di vulnerabilità per il sistema energetico nazionale. Augusto Reggiani, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha evidenziato come la direttiva NIS2 e il decreto legislativo 134 sulla resilienza dei soggetti critici costituiscano due pilastri fondamentali da integrare. nel cui ambito la collaborazione con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) ha permesso di sviluppare un meccanismo regolatore dei soggetti critici, coinvolgendo le imprese fin dalla fase di autovalutazione e identificazione. A questo riguardo ha anche messo in luce come tale approccio stia favorendo rilevanti investimenti esteri nel Paese. Il Direttore del Servizio Polizia Postale, Ivano Gabrielli, ha sottolineato l’importanza del partenariato pubblico-privato e la necessità di considerare la cybersicurezza un’attività di squadra, attraverso la collaborazione tra aziende e istituzioni. Accordi strutturati di scambio informativo possono consentire la prevenzione e il contrasto delle minacce prima che si concretizzino in attacchi informatici. Angelo Jannone, Presidente di Intelligence Inside, ha approfondito il rapporto tra security e safety nelle infrastrutture critiche, evidenziando l’importanza delle verifiche anche nelle piccole e medie imprese. Per il Dipartimento dei Vigili del fuoco, Stefano Marsella, organizzatore dell’evento, ha illustrato le linee della strategia energetica dipartimentale, evidenziando i costanti investimenti in pannelli solari presso le sedi dei Vigili del Fuoco, che permettono di disegnare un percorso di autonomia energetica e resilienza operativa. Giorgio Cecchini (Ufficiale tecnico del Genio Esercito e Difesa) che ha partecipato attivamente all’organizzazione dell’evento, ha presentato tecnologie abilitanti per le infrastrutture critiche dello Stato basate sui BESS al cloruro di sodio e su supercondensatori, con attenzione all'aspetto ambientale e pienamente integrati con le strutture operative. L’obiettivo dichiarato è trasformare ogni struttura della Pubblica Amministrazione in una cellula energetica autonoma e sicura, con una supply chain interamente italiana da tutelare. Nella seconda tavola rotonda, Alfio Rapisarda, CISO di Eni, ha sottolineato come la security non sia più esclusivamente fisica, ma strategica. Eni si propone come player della sicurezza nazionale, operando in oltre 60 Paesi, spesso privi di normative cyber, e promuovendo il modello italiano di regolamentazione a livello globale. Questo approccio “glocal” si concretizza in una governance centralizzata e nella formazione e protezione di una rete di oltre 10.000 fornitori. Francesco Morelli, rappresentante del gruppo Ferrovie dello Stato, ha ribadito l’importanza cruciale della sicurezza, definendola una corsa contro il tempo. “Nel nostro settore”, ha affermato Morelli, “la tempestività è fondamentale. La capacità di risposta tempestiva è ciò che determina la resilienza di un’infrastruttura critica”. Il Sottosegretario Emanuele Prisco, nelle sue considerazioni conclusive, ha ribadito l’estrema attenzione che dev’essere risvolta ai temi oggetto dell’incontro, mettendo in luce lo stretto rapporto che esiste come la tra l’impegno per la tutela della sicurezza delle reti energetiche e dei sistemi di comunicazione e gestione dei dati e la difesa della libertà e della sovranità nazionale, invitando a proseguire e potenziare la cooperazione interistituzionale che nell’evento è emersa, investendo in infrastrutture sicure e sovrane.