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Villa d’Adda (BG) - loc. Catello, Isola Bergamasca Ex chiesa di S. Andrea Ap. Una campana in La⁴ De Poli - Revine Lago 2005 Distesa. Ringrazio infinitamente i proprietari sig. Gianpietro e Giovanni Biffi per avermi aperto appositamente la chiesa e permesso di registrare il suono della campana. Il viaggio per le chiese di Villa d’Adda sta per volgere al termine, torniamo quindi nella bassa, precisamente in località Catello, dove si trova l’antica chiesa di Sant’Andrea che venne edificata tra 1454 e il 1469 sui resti di un precedente luogo di culto romanico e prima ancora di sepoltura. La chiesa è di impianto tardogotico e si sviluppa in un’unica navata divisa in quattro campate delineate da arcate a sesto acuto e il tetto a due spioventi. Il presbiterio è rialzato di un gradino rispetto alla navata e si apre con un arco a tutto sesto, mentre è coperto da una volta a botte tronco-conica. Le pareti sono arricchite da numerosi affreschi realizzati da artisti locali, alcuni di essi ex-voto, come il “Trionfo di Cristo” di Cavagna, e da alcuni stucchi di gusto barocco realizzati da Lorenzo e Gerolamo Sparta specialmente per quanto riguarda gli altari aggiunti in seguito. L’antica torre campanaria si ergeva sul lato sinistro della chiesa e secondo dei disegni si chiudeva con una cuspide conica. Col passare degli anni però maturò l’idea di costruire una nuova chiesa Parrocchiale in una posizione più centrale. Infatti, la chiesa era stata edificata in una zona che era al crocevia della strada per Bergamo e il vicino guado dell’Adda, che però nel frattempo era rimasta isolata rispetto al paese che si era sviluppato più in alto; ma anche per l’impossibilità per motivi strutturali di ampliare la chiesa esistente. Nel 1737 si iniziano i lavori per la costruzione della nuova chiesa e la posizione scelta fu la località Piazza. Per la realizzazione del campanile si decise di utilizzare il materiale della vecchia torre che però durante la demolizione crollò rovinosamente al suolo danneggiando anche la chiesa e gli edifici adiacenti. Così con la consacrazione della chiesa nel 1755, la chiesa di Sant’Andrea venne relegata sempre più in posizione marginale fino al suo completo abbandono fino ad arrivare alla sconsacrazione nel 1940. Da questo momento la chiesa divenne in un primo momento un fienile e poi un magazzino, fino all’acquisto da parte del privato Gianpietro Biffi che avviò importanti lavori di restauro e recupero non solo dell’antica chiesa ma di tutto il complesso adiacente. È proprio durante questi restauri che vennero scoperti i numerosi affreschi che erano stati coperti, di 46 tombe alcune di esse risalenti all’VIII e IX secolo d. C. e il piccolo campanile a vela tornò ad avere una voce con una nuova campana in sostituzione di una precedente molto probabilmente trafugata.