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"Il testo di questa ballata l'ho scritto per una promessa fatta a mio padre, comandante a soli 22 anni della Brigata partigiana "Adige" di Giustizia e Libertà. Visto il suo amore per la cultura classica e per Virgilio in particolare, ho cercato così di collegare idealmente questa storia di amore e di guerra, ambientata nel 1943, con l'episodio dell'Eneide in cui i due soldati troiani Eurialo e Niso vanno a compiere l'azione notturna nel campo dei latini" (Massimo Bubola). La vicenda dei due valorosi guerrieri è nota a molti: dopo la caduta di Troia, Niso, figlio di Irtaco e della ninfa Ida, ed Eurialo, giovanissimo figlio di Ofelte, fuggirono con Enea. Quando i Rutuli assalirono il campo troiano, i due amici si offrirono per superare le linee nemiche ed avvertire Enea, che si trovava in una zona lontana. Essi vennero scoperti a causa del riflesso dell'elmo di Eurialo, illuminato dalla luna. Niso riuscì a scappare, mentre Eurialo fu ucciso dai nemici. Il profondo affetto per l'amico spinse Niso a tornare sui suoi passi per cercarlo, ma potè soltanto vendicarlo, e morire a sua volta, soggiogato dai nemici. http://www.antiwarsongs.org/canzone.p... La notte era chiara, la Luna un grande lume Eurialo e Niso uscirono dal campo verso il fiume. E scesero dal monte lo zaino sulle spalle, Dovevano far saltare il ponte a Serravalle. Eurialo era un fornaio e Niso uno studente, Scapparono in montagna all'otto di Settembre I boschi già dormivano, ma un gufo li avvisava C'era un posto di blocco in fondo a quella strada. Eurialo disse a Niso asciugandosi la fronte "Ci sono due tedeschi di guardia sopra al ponte." La neve era caduta e il freddo la induriva ma avevan scarpe di feltro, e nessuno li sentiva. Le sentinelle erano incantate dalla Luna, Fu facile sorprenderle tagliandogli la fortuna, Una di loro aveva una spilla sul mantello, Eurialo la raccolse e se la mise sul cappello. La spilla era d'argento, un'aquila imperiale Splendeva nella notte più di un aurora boreale. Fu così che lo videro i cani e gli aguzzini Che volevan vendicare i camerati uccisi. Eurialo fu bloccato in mezzo a una pianura, Niso stava nascosto coperto di paura Eurialo lo circondarono coprendolo di sputo, A lungo ci giocarono come fa il gatto col topo. Ma quando vide l'amico legato intorno a un ramo, Trafitto dai coltelli come un San Sebastiano Niso dovette uscire, troppo era il furore Quattro ne fece fuori prima di cadere. E cadde sulla neve ai piedi dell'amico, E cadde anche la Luna nel bosco insanguinato, Due alberi fiorirono vicino al cimitero, I fiori erano rossi, sbocciavano d'inverno. La notte era chiara, la Luna un grande lume Eurialo e Niso uscirono dal campo verso il fiume.