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Il varicocele: quando sottoporsi all'intervento?

sito web: www.marcocapece.com Il varicocele rappresenta una dilatazione anomala delle vene del plesso pampiniforme, un insieme di vene situate nello scroto, sopra il testicolo. Questa condizione si manifesta in modo simile alle vene varicose che si sviluppano nelle gambe ed è molto comune tra la popolazione maschile. Sebbene in molti casi il varicocele non provochi sintomi evidenti, può essere associato a problemi di salute che influenzano la funzionalità riproduttiva dell’uomo. Per trattare il varicocele sono disponibili diverse opzioni terapeutiche. Attualmente, la correzione microchirurgica si distingue come la soluzione più efficace, grazie alla sua capacità di ridurre le complicanze e il rischio di recidiva rispetto ad altre metodologie. Ma quando è davvero necessario ricorrere alla varicocelectomia? La diagnosi ecografica di varicocele, da sola, non costituisce indicazione sufficiente per l’intervento. La decisione di operare si basa su specifici fattori clinici: l’intervento è generalmente consigliato in presenza di infertilità se si riscontrano alterazioni nella qualità o nella quantità degli spermatozoi. Inoltre, si considera l’intervento nei casi di testicoli di dimensioni ridotte o con perdita di volume, specialmente nei giovani, o quando il varicocele mostra un peggioramento progressivo, che potrebbe compromettere la salute riproduttiva nel tempo.