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I tumori testicolari, sebbene non siano molto frequenti, rappresentano una delle principali cause di morte per neoplasia nei giovani uomini, soprattutto tra i 20 e i 50 anni. Un gonfiore o un nodulo non doloroso in uno dei testicoli, individuato dal diretto interessato o dal partner, è spesso il sintomo più comune. Anche se questi segnali possono generare preoccupazione, una diagnosi tempestiva può influenzare in modo positivo e significativo l’evoluzione della malattia. L'autopalpazione dei testicoli è un gesto semplice ma importante, utile per rilevare tempestivamente eventuali anomalie o la presenza di tumori testicolari, pur non avendo valore diagnostico. Il momento ideale per eseguirla è dopo una doccia o un bagno caldo, quando la pelle dello scroto risulta più morbida e rilassata. Ecco i passaggi principali: Posizionarsi davanti a uno specchio per verificare la presenza di eventuali rigonfiamenti o anomalie visibili. Utilizzare entrambe le mani per esaminare ciascun testicolo. Collocare il pollice sulla parte superiore e indice e medio nella parte inferiore del testicolo. Effettuare delicati movimenti rotatori, prestando attenzione a eventuali noduli o rigonfiamenti anomali. L’epididimo, una piccola struttura situata nella parte posteriore del testicolo dove maturano gli spermatozoi, non deve destare preoccupazione. Riconoscere la differenza tra il tessuto normale e un eventuale rigonfiamento è fondamentale. Se si avverte una massa dura o una sensazione di pesantezza nello scroto, è consigliabile consultare immediatamente un medico.