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Maurizio Schillaci, l'ombra del fuoriclasse

#schillaci #lazio #footballmystery Tutti conoscono la storia di Salvatore “Totò” Schillaci, che dall'ardente Sicilia è arrivato a vestire la maglia della Juventus e soprattutto a far sognare tutti gli italiani nell'estate dei Mondiali del 1990. Un altro Schillaci però era sbarcato all'Olimpico quattro anni prima di questi accadimenti: ma per quello che a dispetto di tutto veniva considerato il vero fenomeno della famiglia, le notti magiche furono davvero poche. E' la storia di Maurizio Schillaci, l'ombra del fuoriclasse. “Le mie stagioni migliori le ho vissute con Zeman.”, raccontò, “Segnavo gol a ripetizione. Poi è arrivata la Lazio. Era il mio periodo di grazia. Vivevo nel lusso, ho cambiato 38 auto, ho giocato nello stadio dei sogni, l’Olimpico. Contratto di 500 milioni per 4 anni. poi qualcosa non va per il verso giusto. I primi infortuni, gli stop. Poi scopro perché. Facevo poche partite e mi fermavo. Mi chiamavano il ‘malato immaginario’ o il ‘calciatore misterioso’, perché ero sempre in infermeria. In realtà avevo un tendine bucato. “ Schillaci esce dai radar del mondo del calcio, supera i problemi di tossicodipendenza ma si ritrova a dormire nei vagoni vuoti alla stazione di Palermo, qualche anno fa raccontò di essersi ritrovato come un senzatetto “Il mio declino è stato velocissimo e ora mi ritrovo per strada. Non riesco a trovare lavoro, dormo nei treni fermi alla stazione. Ci sono altre persone con me, siamo un gruppo di 20 barboni. Guarda il video per seguire il resto della storia! Scritto e realizzato da: Fabio Belli Video: Team Videvo Lascia il tuo like e iscriviti al canale! E non dimenticare: segui storie fuorigioco http://storiefuorigioco.altervista.org segui storie fuorigioco su Facebook   / controcalcio.it   segui storie fuorigioco su Twitter   / controcalcio1   segui storie fuorigioco su Instagram   / storiefuorigioco