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Il servizio andato in onda nel VG dell'emittente televisiva Canale 21 Napoli, 4 settembre 2025. Gennaro Capodanno Presidente Comitato Valori collinari Vomero: no alla pedonalizzazione di via Cifariello! In questi giorni torna alla ribalta delle cronache la vicenda legata al nuovo tentativo in atto teso a di pedonalizzare via Cifariello, la strada del quartiere Vomero che collega via Bernini con via Alvino. La questione viene riproposta a seguito dell'ordine del giorno, avente ad oggetto: "Pedonalizzazione di via Filippo Cifariello al Vomero", sottoscritto dai consiglieri Gennaro Acampora, Mariagrazia Vitelli e Fulvio Fucito, che però, benché fosse inserito nei documenti della seduta del Consiglio comunale di Napoli svoltasi il 2 settembre scorso, non è stato poi discusso. Eppure, in un paese democratico, dove si dovrebbero incentivare forme di partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica, così come previsto sulla carta, sarebbe assurdo attuare un provvedimento di viabilità di questa portata senza tener conto della volontà dei residenti, che ne verrebbero fortemente penalizzati, peraltro senza risolvere nessuno dei problemi concomitanti alla realizzazione di un'area pedonale ai fini di migliorare la vivibilità e l'arredo urbano, anche con la creazione di apposite aree per la sosta in zone limitrofe. Anche in questa occasione, e per la terza volta, la proposta parte senza aver mai interpellato i residenti, dopo i fallimenti di due analoghe iniziative portate avanti negli ultimi cinque anni, rispettivamente nel 2021 e nel 2024, che non sono riuscite a sortire l'effetto voluto proprio per la strenua battaglia contraria intrapresa dai cittadini, sempre sostenuti dal Comitato Valori collinari. La vicenda peraltro riguarda una strada storica, particolarmente cara, non solo ai vomeresi ma a tanti napoletani. Infatti, come riportato nel libro "Le strade del Vomero" di Antonio La Gala, via Filippo Cifariello rappresenta l’unico tratto rimasto dell'antica strada vomerese che, partendo da Via Belvedere, proseguiva lungo via del Torrione san Martino arrivando a Castel S. Elmo. Una delle poche strade del quartiere collinare che presenta ancora la pavimentazione in basolato vesuviano. Al centro di questa stradina, di poche centinaia di metri, si trova, tra l'altro, la chiesa, con il convento, di San Gennariello al Vomero, nota anche come Piccola Pompei, costruita nel lontano 1513. Dunque la più antica delle tre chiese che, nel quartiere collinare, sono dedicate al Santo Patrono di Napoli, in ricordo del primo miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro, miracolo che, come si legge anche su un cippo posto nei pressi, avvenne intorno all'anno 315, durante la traslazione delle reliquie del santo da Pozzuoli a Napoli. Negli anni scorsi, pure al fine di salvaguardare l'antica stradina, priva peraltro di marciapiedi, fu istituita una zona a traffico limitato vigente tuttora. Una strada tutto sommata tranquilla, dove abitano molte famiglie storiche del Vomero, che, laddove venisse istituita l'area pedonalizzata verrebbero fortemente penalizzate, a causa della movida molesta e fracassona, fino a notte inoltrata, determinata dalla presenza di attività commerciali adibite alla somministrazione di alimenti e bevande, così come purtroppo si sta verificando da tempo in altre strade e zone sia del quartiere collinare che dell'intera città, notoriamente afflitte da siffatti problemi. Purtroppo le pedonalizzazioni che, come già accaduto anche al Vomero, comportano in molti casi la semplice chiusura al traffico di tratti stradali, sovente senza neppure predisporre dissuasori ai confini, con il risultato di consentire ai numerosi pubblici esercizi, anche di modeste dimensioni, spuntati come funghi in questi ultimi anni al posto di attività commerciali storiche, di occupare il suolo pubblico con dehors, ombrelloni, tavoli, sedie e arredi, con attività che proseguono fino a tarda notte e con schiamazzi, rumori, urla e musica ad alto volume, che rendono impossibile la vita ai residenti, i quali non riescono neppure a prendere sonno, come testimoniato dalle recenti condanne che hanno visto soccombente il Comune di Napoli, a seguito dei ricorsi presentati alla magistratura dagli abitanti esasperati. Gennaro Capodanno