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La ballata narra la storia vera di Simone Pianetti facendo riferimento al volume del pronipote Denis Pianetti dal titolo Cronaca di una vendetta. C'è una premessa "rap" alla ballata vera e propria che fornisce i prerequisit per capire il perché di tanta ferocia, dell'ira funesta che spazzò via 7 persone. Lyrics Lassù in valle Brembana a Camerata Cornello Nel novecento 14 è successo un macello Or vi narro la storia di Pianetti Simone che il 13 luglio uccise sette persone non ne trovò 5 tra quelli elencati sennò eran dodici i morti ammazzati. Pianetti ora è un mito e non solo qui in valle ma a dirvela tutta era un gran rompipalle Da giovane al padre aveva sparato Per l’eredità… grazie a Dio l’ha mancato Emigra a New York però lì non sfonda ritorna al paese dove si ammoglia È sua una locanda con annessa pensione con ballo festivo, un luogo di perdizione non tollera il parroco quella indecenza e minaccia l’inferno a chi la frequenta Pianetti è costretto a mutare mestiere va giù a S. Giovanni cambia pure paese lì apre un mulino elettrico moderno di nuovo contro lui si scatena l’inferno l’impresa finisce assai peggio di prima è il diavolo dicono a macinar la farina… Pianetti si sente come Rigoletto Non regge la rabbia che gli cova in petto: Sì vendetta tremenda vendetta di quest’anima è il solo desio… Riff Em / Am Em / Em B7 Em La storia che racconto crudele, disperata Mi- ci porta a S. Giovanni e più in alto a Camerata Canto la rabbia di Pianetti Simone lam Mi m Ira funesta che annientò 7 persone Si7 Mim Per molti era un tipaccio, ’l Pianèt il cacciatore Colpiva a mille passi un camoscio: era il migliore quel giorno è un’altra però a selvaggina che centrerà la sua carabina Riff A casa e alla stazione, su e giù come un mastino cerca il notaio Arizzi all’alba quel mattino è il primo in lista e per caso non lo scova il suo fucile tace per ora. Cerca l’oste Canali bussa alla trattoria Ma l’oste non si affaccia, non è di cortesia Non è in centrale e gli sfuggirà Chi al suo mulino ha tolto l’elettricità RIFF Ritorna a casa e bacia la bimba Carolina Poi prende la drillinga mitica carabina Un giorno a caccia è il re che gliela dona Premia la mira che non perdona ore 9.30 dottor Morali Il medico condotto è il primo assassinato Sbagliò a curargli il figlio per questo è condannato poi cerca il sindaco Manzoni su al Cornello ma si è nascosto e scamperà al macello RIFF Allora va al comune di Camerata son quasi le 11 Poi verso il municipio deciso lui si avvia uccide il segretario, alla sua scrivania la figlia sulle scale urla di paura un colpo in testa e la sfigura Valeria ha 26 anni Sempre imbracciando l'arma che ha già ricaricato va casa di Ghilardi 2 passi ed è arrivato centra alla tempia il poveretto che è già a pranzo moglie e nipote son lì al suo fianco… [Invocano pietà e si salvano] RIFF Giovanni Ghilardi era calzolaio e giudice concilatore Adesso è sul sagrato, in piazza della chiesa uccide cursore e parroco è il clou della sua impresa lui al cursore sparò alla schiena ma non provò nessuna pena Al prete, a don Filippi quando l’ebbe di fronte Ci disse “Siur preòst di ogni male è lei la fonte A l’la l’ sa miga lü cosa l’m’à facc La riverisco…” e l’ gh’à sbaràt RIFF È mezzogiorno in punto, cerca l’oste Bottani alla Pianca non si trova…com’era nei suoi piani e va a Cantalto da una contadina che non pagò della farina Fu lei l’ultima vittima Milesi Caterina Era col nipotino, la assassinò in cucina Dodici e trenta, risuonò l’ultimo sparo Poi sul Cancervo trovò riparo RIFF Lassù furon spediti 300 e più soldati Ma sempre dalla caccia tornarono scornati Che fine ha fatto ancora non si sa Ormai è un mito e lo resterà. L’han fatto diventare l’anarchico, il ribelle L’eroe, perché ha venduto assai cara la sua pelle Lui era un uomo in rovina e disperato Che dei soprusi si è vendicato Riff Ma la sua storia ancora e sempre griderà Giustizia, orgoglio, ribellione e libertà