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Artigianato in Friuli Venezia Giulia: Arti e mestieri nel territorio dell'Ecomuseo regionale delle Dolomiti Friulane - Lis Aganis. Loredana Olivo e i scarpez. SCOPRI IL FRIULI VENEZIA GIULIA | DISCOVER FRIULI VENEZIA GIULIA http://www.turismofvg.it/ VISITA IL NOSTRO CANALE | CHECK OUT OUR CHANNEL http://www.youtube.com/user/fvglive?s... SEGUICI SU FACEBOOK | FOLLOW US ON FACEBOOK / friuliveneziagiulia.turismo SEGUICI SU TWITTER | FOLLOW US ON TWITTER / fvglive SEGUICI SU INSTAGRAM | FOLLOW US ON INSTAGRAM / fvglive Loredana Olivo è un'artigiana hobbista dato che realizzare questo tipo di calzature non è mai stata una vera professione. Nel friulano locale, si chiamano “scarpet”, nel resto della regione anche “scarpez” o “stafetis”. Si tratta di calzature diffuse un po' in tutte le Dolomiti, ma da zona a zona presentano delle caratteristiche peculiari che aiutano, chi ha un occhio esperto, a capire da quale area provengono esattamente. I materiali per realizzare i “scarpez” sono gli stampi delle suole, gli stampi della tomaia, i vari pezzi di stoffa bianca e di velluto, lo spago, il punteruolo (in friulano la “subla”) e diversi strati di tela per fare la suola. Per quanto riguarda la misura delle tomaie, dice Loredana Olivo, col tempo l'esperienza aiuta a "farsi l'occhio". L'artigiana spiega la tecnica per realizzare i “scarpez”, scegliendo i pezzi della lunghezza adatta; si cuce poi la “cordela” da entrambi i lati. Un tempo, racconta, dai pezzi delle ruote delle biciclette si ricavavano le suole per i scarpez che si usavano ogni giorno; ovviamente, quelle di tela non potevano essere usate se il suolo era bagnato e venivano quindi conservate come un lusso.