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Per OTTENERE 4 mesi GRATUITI su Cyberghost VPN clicca qui ⬇️⬇️⬇️ https://www.cyberghostvpn.com/Startin... _ L’infanzia e l’adolescenza in Italia sono generalmente serene dal punto di vista economico. Grazie alla scuola dell’obbligo gratuita e a un livello di istruzione pubblica considerato buono, i giovani italiani hanno accesso a un’educazione di qualità. Inoltre, il potere d’acquisto delle famiglie italiane è in linea con la media dell’Unione Europea, consentendo a molti bambini e ragazzi di praticare sport, viaggiare e avere opportunità educative extra. Tuttavia, non mancano le disuguaglianze. Seppur contenuta, esiste una quota di famiglie in condizioni di grave deprivazione materiale e sociale, ma in percentuale minore rispetto a Paesi come Francia e Germania. Questo primo periodo di vita è generalmente meno problematico rispetto a ciò che attende i giovani italiani nella fase successiva: la formazione e l’ingresso nel mondo del lavoro. L’Italia è tra i Paesi europei con il costo più alto dell’istruzione terziaria pubblica, senza però offrire stipendi competitivi dopo la laurea. Questo scoraggia molti giovani dal proseguire gli studi, rendendo il nostro Paese tra quelli con il minor numero di laureati in Europa. La percezione comune è che l’istruzione universitaria non garantisca reali vantaggi economici nel mondo del lavoro, nonostante i dati dimostrino il contrario: chi ha una laurea guadagna mediamente il 30% in più rispetto a chi ha solo un diploma. Inoltre, l’Italia ha uno dei tassi più alti di NEET (giovani che non studiano e non lavorano), sintomo di un sistema che non motiva a investire nella formazione. Un aspetto aggravato anche dalla forte diffusione del lavoro in nero, che distorce i dati ufficiali sull’occupazione giovanile. L’ingresso nel mondo del lavoro in Italia è particolarmente difficile per i giovani. Gli stipendi iniziali sono tra i più bassi d’Europa e il divario di reddito tra giovani e lavoratori più anziani è aumentato significativamente negli ultimi decenni. Il reddito medio degli under 35 nel settore privato è di circa 15.500 euro lordi all’anno, corrispondenti a poco più di 1.000 euro netti al mese. Questa cifra è pericolosamente vicina alla soglia di povertà assoluta ISTAT, rendendo l’indipendenza economica un traguardo sempre più difficile da raggiungere. I giovani italiani sono costretti a vivere con il supporto familiare per lunghi periodi, e molti scelgono di emigrare all’estero per trovare condizioni lavorative migliori. Con stipendi così bassi e costi abitativi in crescita, per un giovane italiano comprare casa o anche solo pagare un affitto è una sfida enorme. I prezzi delle abitazioni sono quasi raddoppiati dagli anni ’90, mentre il reddito medio è rimasto stagnante. Anche chi vuole accendere un mutuo deve affrontare tassi di interesse elevati e la necessità di fornire garanzie finanziarie che spesso solo le famiglie possono offrire. Gli affitti, soprattutto nelle grandi città come Milano e Roma, sono sempre più proibitivi. A tutto questo si aggiunge il calo della natalità: oggi una famiglia con due figli ha bisogno di due stipendi per sopravvivere, mentre in passato ne bastava uno. Questa difficoltà economica è uno dei principali motivi per cui i giovani italiani tendono sempre più a posticipare (o rinunciare del tutto) alla creazione di una famiglia. INDICE: 00:00 Intro 00:25 L’inizio della vita 04:55 Il periodo della formazione 10:35 Il mondo del lavoro e l’indipendenza economica 16:06 Prendere casa e creare una famiglia FONTI PRINCIPALI: INPS ISTAT EUROSTAT Statista Almalaurea CNG - Eures Autore: Cosimo Volpe Revisione Testo: Andrea Costantini Montaggio: Daniele Ponzi Animazioni: Dario Bozzi Coordinamento: Simone Conti Responsabile Editoriale: Edoardo Scirè #StartingFinance #Finanza #Economia Le Masterclass di Starting Finance: https://bit.ly/SF-MasterclassYT I CANALI DI STARTING FINANCE: Instagram: / startingfinance Facebook: / startingfinance TikTok: / startingfinance Linkedin: / starting-finance Telegram: https://t.me/StartingFinance Sito: https://www.startingfinance.com/