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La chiesa del Gesù Nuovo, o della Trinità Maggiore, si trova in piazza del Gesù Nuovo di fronte all'obelisco dell'Immacolata e alla basilica di Santa Chiara. Si tratta di una delle più importanti e vaste chiese della città, tra le massime concentrazioni di pittura e scultura barocca, alla quale hanno lavorato alcuni dei più influenti artisti della scuola napoletana. All'interno è custodito il corpo di san Giuseppe Moscati. Fu costruita tra il 1584 e il 1601 al posto del palazzo rinascimentale appartenuto ai nobili Sanseverino, poi costretti all’esilio quando l’erede di Roberto Sanseverino, Antonello, entrato in contrasto con la corte aragonese organizzò una rivolta contro il re Ferdinando I d’Aragona.Questi, scoperta la congiura ordita contro di lui, soffocò la stessa nel sangue costringendo il nobile casato alla fuga. Confiscati i beni della famiglia, la proprietà venne venduta alla Compagnia di Gesù che vi fecero costruire la chiesa, dedicata alla Madonna Immacolata e chiamata “del Gesù Nuovo” per distinguerla da una preesistente chiesa, ubicata alla fine di via Paladino, e ribattezzata, dopo la consacrazione del nuovo luogo di culto, “del Gesù Vecchio”. La chiesa subì gravi danni durante gli attacchi aerei su Napoli della seconda guerra mondiale. Durante uno di questi bombardamenti, una bomba cadde proprio sul soffitto della navata centrale rimanendo miracolosamente inesplosa. Oggi la bomba, resa inerte, è esposta nei locali attigui alla navata destra della chiesa, dedicati a san Giuseppe Moscati. La caratteristica facciata di palazzo Sanseverino fu conservata quale facciata della sovrimposta chiesa. Essa è caratterizzata da particolari bugne in forma di massicce piramidi aggettanti (dette "diamanti"), consuete nel Rinascimento veneto. L'interno è ricco di decorazioni marmoree realizzate da Cosimo Fanzago nel 1630. Il pavimento in marmi policromi, realizzato nella prima metà del XVIII secolo al posto di uno precedente, forse in cotto, presenta numerosi stemmi e lapidi che ricordano i benefattori della chiesa. Lo stemma più grande, di dimensioni enormi, si trova poco dopo l'ingresso, appena oltre le acquasantiere in marmi pregiati del XVII secolo, e si estende per alcuni metri sia in lunghezza che in larghezza. Sulla controfacciata, in corrispondenza della navata centrale, sopra il portale principale, è presente il grande affresco di Francesco Solimena con la Cacciata di Eliodoro dal tempio, firmato e datato 1725. La volta della navata centrale e quella del transetto furono dipinte da Belisario Corenzio tra il 1636 e il 1638. Il ciclo pittorico che occupa la volta della navata centrale è dedicato a scene bibliche e miracoli compiuti nel nome di Gesù. La cupola fu ricostruita da Ignazio di Nardo nel 1786. Il ciclo di affreschi dell'abside è interamente dedicato alla Vergine Maria, e venne realizzato da Massimo Stanzione in un tempo brevissimo tra il 1639 e il 1640. La parete di fondo dell'abside venne realizzata a cavallo dei secoli XVII e XVIII al cui centro si apre una nicchia che ospita la grande statua in marmo della Madonna Immacolata, scolpita nel 1859 da Antonio Busciolano. L'altare maggiore, ultimato nel 1857, fu ideato dal gesuita Ercole Giuseppe Grossi e progettato da Raffaele Postiglione. Tutte le pregiate sculture e decorazioni di questo altare sono incentrate sul tema dell'eucaristia, e furono realizzate da vari artisti sotto la supervisione del gesuita Alfonso Vinzi. Nella navata sinistra si aprono in totale cinque cappelle: tre grandi cappelle sono lungo la navata, una ancor più grande corrisponde alla parte terminale del transetto (dopo la seconda cappella) e un'ultima funge da "abside della navata". La navata destra ha lo stesso schema di quella sinistra. San Giuseppe Moscati La cappella della Visitazione è dedicata anche a San Giuseppe Moscati (1882-1927), illustre medico e docente di chimica fisiologica alla facoltà di medicina di Napoli, distintosi per l'instancabile carità verso i malati più poveri. Il corpo del Santo si trova nell'urna in bronzo presente al centro della cappella, davanti al paliotto dell'altare, dove è stato trasferito nel 1977. Le Sale di San Giuseppe Moscati custodiscono foto storiche, manoscritti e ricordi materiali del Santo. Sono compresi gli abiti e gli strumenti medici, e persino gli arredi dello studio medico e della stanza da letto, presenti in origine nella sua casa, che si trova a breve distanza dalla chiesa. Fonte Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_... Music by Whitesand Title: Destiny Link: Website - https://whitesandcomposer.com/ Support making these tracks - / whitesand Buy My Music - https://whitesand.bandcamp.com/ Spotify: https://open.spotify.com/artist/3GXun... Raccolta dei video di Napoli: • Napoli Filmato con SONY RX10M3. #napoli #italia #naples #italy