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Quante sostanze si trovano all’interno di una singola sigaretta? Quanti e quali danni causa il fumo di sigaretta ai polmoni? Come sono i polmoni di un fumatore rispetto ad un non fumatore? Ce lo spiega Marco Martinelli Il Giallino Sui pacchetti di qualunque marca, per legge, ne sono indicate tre: nicotina, monossido di carbonio e catrame. Non dobbiamo farci trarre in inganno: durante la combustione, sono oltre 8.000 i composti che si sprigionano da ogni sigaretta, di cui 80 sono cancerogeni, cioè in grado di provocare tumori nell’uomo. Altre 250 sono nocive per la salute in altra maniera o “soltanto” irritanti. Le 8.000 sostanze si dividono in agenti volatili e semivolatili/ non volatili che compongono il particolato. Infine, vale la pena di ricordare che le principali sostanze dannose sono note, ma non tutte, perché la composizione di ogni singola sigaretta è coperta dal segreto industriale. La dipendenza da tabacco deve essere considerata una malattia a tutti gli effetti, una patologia che comporta danni ormai accertati per la salute. Più di un terzo di tutte le forme di cancro sono causate dal fumo: non solo i tumori polmonari (9 carcinomi polmonari su 10 sono connessi al fumo), ma anche i tumori dell’esofago, laringe, corde vocali, vescica, pancreas, rene, colon stomaco, sangue (leucemia mieloide). Quando accendiamo una sigaretta il corpo viene stimolato dalla nicotina, provocando una sensazione che procura piacere immediato ma gravissimi danni nel tempo. Smettere di fumare non è facile, ma si tratta di una battaglia che è possibile vincere. E i benefici per l'organismo sono davvero grandi, sia a breve che a lungo termine. Quando spegni l'ultima sigaretta, diminuisce il rischio di sviluppare molte patologie legate al consumo di tabacco. Dopo 20 minuti la pressione arteriosa e il battito cardiaco tornano a livello normale. Dopo 8-12 ore il livello di monossido di carbonio nel sangue torna a livello normale. Dopo 24 ore il rischio di infarto del miocardio acuto comincia a diminuire. Dopo 48 ore la percezione di odori e sapori inizia a migliorare. Da 2 settimane a 3 mesi dopo migliorano respirazione e circolazione sanguigna. Da 1 a 9 mesi dopo mancanza di fiato e senso di stanchezza diminuiscono notevolmente. Dopo 1 anno il rischio di insorgenza di malattie coronariche dimezza. Dopo 2-5 anni il rischio di infarto equivale a quello di un non fumatore. Dopo 10 anni il rischio di tumore al polmone, al cavo orale, all’esofago e alla vescica diminuisce del 50%. Quello di tumore del collo dell’utero diventa pari a quello di chi non ha mai fumato. Dopo 15 anni i rischi di malattie legate al fumo tornano nella norma, pari a quelli di chi non ha mai fumato.