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Nella parete sul fondo un a pittura murale di Andrea Zanotti rappresenta il nostro vecchio aereo porto militare con S. Giorgio sullo sfondo. L’hangar lascia intravvedere il dirigibile Ferrara” mentre in primo piano gli aerei Newport di scorta. A questo aspetto rivestito dalla nostra città ad inizio novecento, quello di essere uno degli aeroporti militari per dirigibili più importanti d’Italia, non viene molto spesso data la rilevanza storica che meriterebbe. Richiamo la vostra attenzione sui modelli completamente auto costruiti da uno dei più grandi modellisti italiani : Massimo Barbieri. Si tratta di un Macchi 202 e di un Fiat G55 che sono stati costruiti su base di disegni originali e realizzati in plasticare, partendo cioè da fogli di stirene di vario spessore opportunamente ritagliati e modellati. Nella vetrina murale più grande potrete vedere i folli tentativi dell’aereonautica tedesca di fine conflitto, quando si pensava di contrastare l’avanzata degli alleati con strampalate idee come aerei dalle ali taglienti per segare le ali altrui , missili filoguidati per abbattere i bombardieri in arrivo, strani ibridi tra missili ed aeroplani lanciati da rampe che, diremmo, dovevano essere guidati da folli. Lo Sparviero, creato da Alessandro Bellato ha vinto il titolo mondiale nella sezione aerei nella manifestazione tenutasi a Roma nel 2000. E’un opera della massima precisione .Tutta l’ossatura è in tondino d’ottone saldato a caldo. Trattasi del Savoia Marchetti S.M. 79 ufficialmente “sparviero”ma meglio conosciuto come “gobbo maledetto” Per un certo periodo fu l’ aereo, più veloce del mondo. Costruito in tela, legno e poco metallo era pertanto difficile da abbattere. Molte riparazioni per i colpi ricevuti venivano effettuate addirittura in volo. Era spinto da tre radiali prima Piaggio poi Alfa Romeo. Coprì molti ruoli, da aereo per trasporto veloce nella versione civile, aereo da record, ricognitore, bombardiere ,silurante. Fu l’aereo italiano maggiormente prodotto negli anni.La lunghissima vita di questo mezzo si concluse in Libano, che aveva ne acquistato alcuni esemplari ,nel 1959. Dello stesso autore l’idorplano di Agello che batté ogni record di velocità per tale tipologia di aerei. Nelle vetrine potrete ammirare un grande numero di diorami e modelli di mezzi corazzati con riferimento prevalentemente alla seconda guerra mondiale.