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Oggi abbiamo innanzitutto raddrizzato la parte bassa della cresta O del Balzo Nero, salendo il canale subito a sinistra del Balzo dei Colombi e uscendone poco sopra con una cengia che ci ha portato sul filo; da qui ci si affaccia su un vertiginoso torrione che (con digressione a/r) abbiamo raggiunto scendendo, con l’aiuto della corda, una decina di metri scalinati ma espostissimi fino alla selletta a monte: la cima è due metri sopra, lisci e verticali, e abbiamo solo potuto toccarla con le mani allungandoci per quanto possibile; proponiamo comunque il nome di Dente dei Colombi, ben visibile anche dal sentiero 8 e dal contrapposto versante E del Cimo. Salita poi la bella e in basso non facile (II) cresta O fino a un rilievo scuro, abbiamo seguito verso destra una splendida cengia orizzontale di capre che attraversa il grande invaso del versante O del Balzo Nero, sempre agevole ed esposta solo a tratti. Al di là dell’invaso uno di noi ha salito facili pendii fino alla cresta sommitale a valle della croce in ricordo di Giorgio Macchini, gli altri due hanno seguito la cengia fino al suo termine, dove s’incrocia un canale che porta alla Sella degli Scappi. Descrizione itinerario a cura di Enzo Maestripieri