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Sicuro che sia omeopatia?

È facile dire “sto usando un rimedio omeopatico”, “prendo rimedi omeopatici” oppure “mi curo con l’omeopatia”. Ma sei davvero sicuro che si tratti di omeopatia? Forse non tutti sanno che, secondo la normativa italiana sul farmaco (Decreto Legislativo 24 aprile 2006, n. 219,), la categoria commerciale “rimedio omeopatico” comprende un’ampia gamma di prodotti. Tuttavia, secondo la definizione di medicina omeopatica unicista, molti di questi non rientrano propriamente nell’omeopatia. Alcuni sono rimedi omotossicologici, altri fanno parte dell’omeopatia complessista o della risonanza, mentre anche i Fiori di Bach, i rimedi antroposofici e persino alcune pomate vengono classificati come rimedi omeopatici dal punto di vista commerciale. Non si tratta di una sterile distinzione formale: l’oggetto e la strategia terapeutica dell’omeopatia unicista differiscono profondamente dall’omeopatia complessista, dall’omotossicologia e dai Fiori di Bach. Una maggiore precisione nella definizione terapeutica consente sempre di ottenere i migliori risultati possibili. Resta comunque valida l’esortazione di Samuel Hahnemann, che ha un valore universale, indipendentemente dal tipo di medicina adottata: “Lo scopo del medico è rendere sani gli individui malati. Lo scopo del medico è guarire!”