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Era l’alba del 20 settembre 1870, quando a Roma circa 15.000 soldati pontifici, in massima parte zuavi (volontari quasi tutti di provenienza francese, belga o olandese) erano pronti a fronteggiare le mosse degli assedianti, bersaglieri e fanti dell’esercito italiano che aspettavano da giorni la dichiarazione di resa dello Stato pontificio. Alle 9 del mattino si udì il segnale dato da un generale piemontese, Raffaele Cadorna. Poi, nell’aria si diffusero il frastuono delle cannonate e il rumore del crollo del tratto di mura, di 30 metri (che prese poi il nome di ‘Breccia di Porta Pia’) che si stende a qualche decina di metri da Porta Pia. Di fatto, i difensori non opposero resistenza. Il dominio temporale dei papi terminava dopo più di 1000 anni. Un giovane ufficiale (e promettente scrittore) del regio esercito annotava in quel frangente: «La porta Pia era tutta sfracellata; la sola immagine della Madonna, che le sorge dietro, era rimasta intatta; le statue a destra e a sinistra non avevano più testa; il suolo intorno era sparso di mucchi di terra; di materassi fumanti, di berretti di Zuavi, d'armi, di travi, di sassi. Per la breccia vicina entravano rapidamente i nostri reggimenti». Il nome dell’ufficiale era quello di Edmondo De Amicis, colui che avrebbe poi raggiunto la fama con il famosissimo libro Cuore. Fu così, in un mattino di settembre, che l’esercito ottenne, quasi senza sforzo, ciò che appariva, solo pochi anni prima, una chimera, un miraggio. I militari italiani conquistavano l’obiettivo che Garibaldi non era stato in grado di raggiungere. Venuta meno la protezione francese, a Pio IX non restò che rifugiarsi in Vaticano e dichiararsi prigioniero politico dello Stato italiano. L’Italia trovava così la sua capitale. Poche settimane dopo, un plebiscito popolare sanciva l'annessione di Roma al Regno d'Italia. Era il primo passo verso la Sua proclamazione a Capitale d'Italia nel febbraio del 1871. A ricordare l’evento, quest’anno, in occasione del 144° anniversario della “ Breccia di Porta Pia”, nella sede del Museo Storico dei Bersaglieri dal 16 al 21 settembre 2014 sono stati organizzati una serie di eventi serali aperti gratuitamente al pubblico dal titolo: “Le luci della Storia su Porta Pia”. Concerti di bande militari, convegni storici, rappresentazioni teatrali, esibizioni di cori polifonici e danze storiche che si sono alternati nelle diverse giornate allietando il pubblico partecipante nelle zone appositamente allestite nel cortile interno dell’area museale. In chiusura della manifestazione, fuochi pirotecnici, domenica 21 Settembre, hanno illuminato il cielo della Capitale. Michela Cossidente © 2014 HTO.tv — all rights reserved