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Buongiorno ci stiamo per trasferire sul canale @filmitalianistreaming potrete a breve seguirci solo lì :-) Vi invitiamo a cliccare mi piace al nuovo canale / @ucro2ebisdtar0te70iro4nw Catene è un film italiano del 1949 diretto da Raffaello Matarazzo. Il film venne candidato per l'Oscar al miglior film straniero agli Oscar del 1950. #streaming Sviluppo Catene fu uno dei primi film del dopoguerra della Titanus, dopo che la casa nel 1943, in seguito all'occupazione nazista di Roma, interruppe le produzioni per dedicarsi unicamente alla distribuzione cinematografica. Diretto da Raffaello Matarazzo, regista attivo già durante il ventennio fascista (in cui aveva realizzato prevalentemente commedie e polizieschi) sarà il primo di una lunga serie di suoi film sentimentali strappalacrime, che appassionarono il pubblico italiano per tutta la prima metà degli anni cinquanta, nonostante l'atteggiamento molto sfavorevole della critica cinematografica del tempo, che solo negli anni settanta rivaluterà queste pellicole (coniando appositamente il termine neorealismo d'appendice).[1] Cast Protagonisti della pellicola furono Amedeo Nazzari (divo per antonomasia del cinema italiano durante il periodo fascista) e l'attrice di origine greca Yvonne Sanson, doppiata da Dhia Cristiani (che in seguito la doppierà in quasi tutti i suoi film successivi) che diventeranno la coppia-simbolo di questo filone cinematografico[2]. Riprese Gli interni del film furono realizzati negli studi della Titanus, situati a Roma, mentre gli esterni vennero girati in prevalenza a Napoli e dintorni; in particolare il ristorante visibile nel film è situato a Pozzuoli, mentre alcuni frammenti dei ricordi del passato di Rosa vennero girati al parco Virgiliano.[3] Distribuzione Il film venne distribuito nelle sale cinematografiche italiane il 29 ottobre del 1949.[3] Accoglienza Incassi Il film fu premiato al botteghino da un inaspettato quanto ragguardevole successo commerciale: con oltre 735 milioni di lire dell'epoca d'introito, risultò il maggior incasso in Italia della stagione cinematografica 1949-1950, facendo così la fortuna della Titanus[4] Rappresentò anche uno dei film con maggiore incasso nella storia del cinema italiano fino a quel momento. Critica Catene, nonostante il successo al botteghino, venne bistrattato dalla critica, sebbene avesse delle piccole venature neorealistiche, ed inizialmente anche dalla stessa casa di produzione (che in origine intendeva destinare questa pellicola solo ai circuiti minori di provincia). Esattamente quarant'anni dopo la sua uscita nelle sale, Giuseppe Tornatore ne ha fatto una citazione, assieme ad altre tante pietre miliari del cinema italiano e non solo, in una scena del suo Nuovo Cinema Paradiso (1989).[5] Infine, tempo dopo, il film è stato selezionato tra i 100 film italiani da salvare.[6]