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Una nuova era nella lotta alla mielofibrosi si apre con l’approvazione di momelotinib, un innovativo JAK inibitore che potrebbe rivoluzionare il trattamento della patologia. Questo farmaco offre una duplice azione: riduce l’ingrossamento della milza e migliora l’anemia, diminuendo la necessità di trasfusioni e migliorando la qualità della vita dei pazienti. Cos'è la mielofibrosi e perché è così debilitante? La mielofibrosi è una rara malattia del midollo osseo che provoca una produzione anomala di cellule, portando a ingrossamento della milza, anemia severa e affaticamento cronico. I pazienti si trovano spesso a dover affrontare sintomi debilitanti, tra cui: Splenomegalia (milza ingrossata), che può occupare gran parte dell’addome causando compressione degli organi interni. Infiammazione sistemica, che compromette energia e benessere generale. Anemia, che richiede trasfusioni frequenti e limita l’autonomia del paziente. Momelotinib: un cambio di paradigma nel trattamento della mielofibrosi Fino ad oggi, le opzioni terapeutiche per la mielofibrosi erano limitate e non sempre efficaci nel gestire tutti gli aspetti della malattia. Momelotinib introduce un approccio innovativo: ✅ Agisce sulla milza, riducendone le dimensioni e alleviando il disagio addominale. ✅ Combatte l’anemia, migliorando i livelli di emoglobina e riducendo la dipendenza dalle trasfusioni. ✅ Migliora la qualità della vita, restituendo ai pazienti maggiore energia e benessere. I trial clinici hanno confermato la sicurezza e l’efficacia di momelotinib, rendendolo un’opzione concreta per i pazienti con mielofibrosi primaria o secondaria. Un farmaco più tollerabile e mirato A differenza di altri JAK inibitori, momelotinib presenta un meccanismo d’azione peculiare, che lo rende più tollerabile e personalizzabile. Questo significa: 🔹 Meno effetti collaterali rispetto ad altri trattamenti della stessa categoria. 🔹 Un'azione più mirata che colpisce direttamente i processi biologici alla base della malattia. 🔹 Un possibile aumento della sopravvivenza, grazie alla capacità di controllare la progressione della patologia. La ricerca non si ferma: il futuro della mielofibrosi L’approvazione di momelotinib è il risultato di anni di studi e investimenti nella ricerca farmaceutica, con l’obiettivo di offrire ai pazienti terapie sempre più efficaci. Per chi convive con questa malattia, ogni giorno può essere una sfida, ma grazie ai progressi scientifici si aprono nuove possibilità di trattamento e gestione della mielofibrosi. Interviste a: Alessandro Vannucchi, Ordinario di Ematologia all’Università di Firenze; Francesco Passamonti, Ordinario di Ematologia all’Università di Milano; Antonella Barone, Presidente AIPAMM, Ass. Italiana Pazienti con Malattie Mieloproliferative; Maria Sofia Rosati, Direttore medico Oncoematologia GSK. #Mielofibrosi #Momelotinib #RicercaMedica #MalattieRare #NuoveTerapie 📢 Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità in ambito medico? 👉 Iscriviti al canale e attiva la 🔔 campanella delle notifiche per non perdere nessun aggiornamento su cure, trattamenti innovativi e nuovi farmaci. La tua salute merita di essere informata! ********************* 🔥 Seguici! WebTV: https://PianetaSalute.TV Magazine: https://www.PianetaSalute.online Instagram: / pianetasalute2.0 Twitter: / pianetasalute Facebook: / pianetasalute Linkedin: / pianeta-salute-tv WhatsApp: https://whatsapp.com/channel/0029VaDP... Telegram: https://t.me/pianetasalute Digitale terrestre: Canale nazionale 221 Pianeta Salute TV