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Massa Carrara- La visita ai bacini marmiferi di Torano, Fantiscritti e Colonnata è unica, noi abbiamo visitato quella di Fantiscritti ed è stata un'esperienza indimenticabile! Le cave di pietra delle Alpi Apuane erano probabilmente già utilizzate durante l'età del Ferro dai Liguri di Ameglia (località Cafaggio, SP). La necropoli di questo sito è situata a pochi chilometri a sud-ovest della colonia romana di Luna, ed è datata al IV secolo a. C. Il sito è caratterizzato da sepolture a incinerazione poste entro cassetta (cista) di lastre di pietra scistosa provenienti dal vicino promontorio del Corvo, ove sono pure presenti giacimenti di marmo bianco. L'attività estrattiva vera e propria si sviluppò a partire dall’epoca romana, e conobbe il maggiore sviluppo sotto Giulio Cesare (48-44 a.C.). L'escavazione del marmo nelle Alpi Apuane risale ad epoche molto remote (I secolo a.C.) e ha subito nel secolo scorso profonde trasformazioni. Anticamente l'escavazione avveniva con metodi ed utensili molto semplici, quali picconi e piccozze, con gran dispendio di tempo e lavoro per ottenere risultati modesti. Le indagini archeologiche hanno restituito alcuni degli strumenti impiegati nel corso del tempo, oggi conservati in gran parte al Museo del Marmo e dei Beni Culturali della città di Carrara. Anticamente, il lavoro essenzialmente manuale, era svolto da una manodopera costituita in gran parte da condannati a lavori di fatica, schiavi e cristiani. I primi cavatori sfruttavano le fratture naturali della roccia nelle quali inserivano dei cunei di legno di fico che poi bagnavano con acqua, la naturale dilatazione provocava il distacco del masso. Per ottenere blocchi di dimensioni stabilite, i Romani ricorsero alla tecnica della "formella". Si praticava nel masso prescelto, lungo la linea di taglio, una scanalatura profonda 15–20 cm nella quale s'inserivano poi dei cunei di ferro che, percossi ripetutamente e a tempo, determinavano il distacco di blocchi di 2 m di spessore. Tali tecniche estrattive e quelle di lavorazione, come la segatura manuale, rimasero pressoché inalterate per moltissimo tempo. Tranne una breve fascia costiera, che ha come pianure la Riviera Apuana, lunga 14 km con le sue lunghe e chiare spiagge formate da finissimi granelli di ghiaia e comprendente i comuni di Montignoso, Massa e Carrara, e la Versilia, la provincia è prevalentemente montuosa e collinare. Un elemento caratteristico della provincia sono le Alpi Apuane, montagne che raggiungono un'altezza massima di 1.946,9 m nel monte Pisanino (che è integralmente compreso nel comune di Minucciano in provincia di Lucca) e da cui si estrae il celebre marmo di Carrara. All'interno della provincia è presente la Lunigiana, una vallata delimitata dall'Appennino a nord e dalle Alpi Apuane a sud, nella quale scorre il fiume Magra.