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Il Decreto Sicurezza mette in ginocchio la filiera del CBD. L’eurodeputata Cristina Guarda (Verdi/ALE) spiega perché l’Europa ha ufficialmente avviato una procedura contro il governo italiano. Con oltre 15.000 lavoratori coinvolti e più di 3.000 aziende agricole attive nel settore, la filiera della canapa industriale e del CBD rischia di essere cancellata dal Decreto Sicurezza approvato dal Consiglio dei Ministri. In questo video, Cristina Guarda – eurodeputata dei Verdi e membro della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo – racconta cosa sta accadendo, a partire dalla petizione n. 1144/2024 accolta dal Parlamento europeo, e perché il governo Meloni dovrà rispondere alle violazioni delle normative UE. Il CBD non ha effetti psicotropi e viene riconosciuto dalla giurisprudenza europea come sicuro. Eppure, in Italia si criminalizza l’intero comparto, mettendo a rischio posti di lavoro, innovazione agricola e anche il diritto alla salute. 👉 Scopri di più sulla posizione dell’UE 👉 Perché la cannabis light non è una droga 👉 Quali rischi reali corre la filiera del CBD in Italia