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Mesi fa, riascoltando la registrazione del live a Doc dei Matia Bazar, riflettevo su quando fossero belle ancora oggi alcune di queste canzoni e, soprattutto, quanto potessero essere ancora attuali. Da lì, il passo è stato breve e mi si accesa la voglia di sperimentare la possibilità di restaurare il suono di un paio di queste canzoni, per poter restituire il massimo della qualità sonora e dell'emozione che potevano aver provato le persone presenti in quel momento nello studio televisivo. "Oggi è già domani" è stata la prima canzone che ho scelto. L'ho riascoltata parecchie volte in situazioni e con mezzi di ascolto differenti, per entrare dentro il più possibile nel momento dell'esecuzione live della canzone. Partendo dall'audio della trasmissione televisiva che avevo registrato su una VHS con audio hi-fi stereo, ho ricavato un file audio in alta risoluzione, a 96 KHz 24 bit, cercando di preservare il massimo della dinamica e del bilanciamento timbrico del suono della registrazione (la digitalizzazione di un audio analogico comporta sempre qualche compromesso). Fatto questo, ho iniziato il lavoro di restauro sonoro con degli interventi indispensabili e relativamente facili da fare per pulire il suono (rimozione del rumore della trasmissione e della commutazione delle testine audio del videoregistratore, correzione di alcune esse particolarmente sibilanti della voce di Antonella Ruggero). Il secondo intervento è stato più legato all'aspetto emozionale del suono, partendo dall'idea di restituire all'ascoltatore la sensazione che l'esecuzione live non fosse stata realizzata in uno studio televisivo, ma in ampio ambiente, dotato di un'acustica calda e avvolgente (l'ambiente giusto per uno standard jazz). Quindi, la prima cosa che ho fatto è stata quella di aggiungere un ambiente sonoro all’introduzione di piano campionato di Sergio Cossu, per togliere un po' di asprezza e aumentare la spazialità del suono del pianoforte (salvaguardando tutta la notevole dinamica del mix audio della trasmissione televisiva). Contemporaneamente, ho cercato di riportare dentro il suono dell'esecuzione live del brano alcuni passaggi di batteria di Giancarlo Golzi e alcune note del solo di chitarra di Carlo Marrale che risaltavano in modi eccessivo nel missaggio originale della produzione televisiva. A questo punto ho dovuto affrontare il problema della rigenerazione delle basse frequenze che erano state evidentemente tagliate nel mix audio, per rimanere negli standard previsti per una trasmissione televisiva stereo analogica. Questo intervento è stato indispensabile anche per poter restituire alla performance di basso di Aldo Stellita tutta l'importanza che merita. Per finire, ho cercato di migliorare il bilanciamento sonoro complessivo tra le parti strumentali e la voce e ho riunito il file audio con le immagini della registrazione su VHS. Spero che, dal punto di vista della qualità del suono finale, il mio lavoro sul file audio sia all'altezza della bellezza dell'arrangiamento e della esecuzione live dal brano. Tutti i diritti della canzone appartengono agli autori Aldo Stellita, Ermanno Capelli, Cootie Williams e Thelonius Monk.