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ntervento di Cataratta Bianca (White Cataract Surgery) L’intervento per cataratta bianca (White Cataract) è una procedura chirurgica complessa per rimuovere un cristallino completamente opacizzato e sbiancato, che può presentarsi sotto forma di cataratta intumescente o ipermatura. Questo tipo di cataratta è più difficile da gestire rispetto alla cataratta comune a causa della durezza del nucleo, della fragilità capsulare e dell’elevata pressione interna del cristallino. Tipologie di cataratta bianca 1. Cataratta intumescente: • Il cristallino assorbe liquidi e si gonfia, aumentando il rischio di apertura improvvisa della capsula anteriore (capsulorhexis a strappo). • L’accumulo di liquido può aumentare la pressione intraoculare e complicare la chirurgia. 2. Cataratta ipermatura (Morgagniana): • Il corticale è completamente liquefatto, mentre il nucleo si muove liberamente nella capsula. • Rischio elevato di instabilità zonulare e perdita di supporto capsulare. Procedura chirurgica L’intervento segue i principi della facoemulsificazione, ma con tecniche modificate per ridurre i rischi intraoperatori: 1. Valutazione preoperatoria • OCT anteriore e biometria per valutare la profondità della camera anteriore e la densità del cristallino. • Ecografia B-scan se il fondo oculare non è visibile. 2. Tecnica chirurgica 1. Incisione corneale e gestione della pressione interna • A causa del rischio di apertura esplosiva della capsula anteriore, si utilizza una tecnica di decompressione con ago (Needle Aspiration Technique) per rilasciare gradualmente il liquido corticale. • Si può usare un colorante capsulare (trypan blue) per migliorare la visibilità della capsula. 2. Capsuloressi controllata • Nella cataratta intumescente si può usare una capsuloressi progressiva con tecnica a spirale o la tecnica della capsuloressi a doppio anello per evitare una rottura incontrollata della capsula. 3. Facoemulsificazione modificata • Se il nucleo è molto denso, si preferisce una tecnica di “chop” verticale piuttosto che la classica emulsificazione per ridurre il trauma endoteliale. • In alcuni casi estremi si usa una faco con tasso di ultrasuoni più basso e maggiore fluidica per ridurre il danno tissutale. 4. Gestione della capsula posteriore e inserimento della IOL • Se la capsula è integra, si inserisce una IOL nella capsula. • In caso di rottura capsulare, si può impiantare una IOL in camera anteriore o con fissazione sclerale. Rischi e complicanze ⚠️ Capsulorhexis a strappo con perdita del nucleo in camera vitrea ⚠️ Edema corneale dovuto all’uso prolungato di energia ultrasonica ⚠️ Rottura della capsula posteriore con rischio di dislocazione del cristallino ⚠️ Ipertensione intraoculare postoperatoria Risultati e prognosi • Se la chirurgia è ben eseguita, i risultati visivi sono eccellenti. • Nei casi più complessi, può essere necessario un secondo intervento per gestire complicanze. L’intervento di cataratta bianca è una delle sfide più complesse in chirurgia oftalmica e richiede tecniche avanzate per evitare complicazioni intraoperatorie.