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-Transizione, Economia Circolare, Rifiuto Organico, Compostaggio Aerobico e Biometano: che fare davvero di giusto e corretto per rispondere alle sfide che dalla pandemia alla crisi climatica passando per il Recovery Plan siamo chiamati ad affrontare? Come vanno gestiti in maniera ecosostenibile i Rifiuti Organici - l'umido, il nostro bidoncino marrone- che rappresentano quasi il 40% di tutti i rifiuti che produciamo in casa? Cosa si intende per Economia Circolare quando parliamo di rifiuto organico e fonti energetiche rinnovabili? Qual è una corretta visione sulla Transizione Energetica fuori dalle logiche di speculazione finanziaria dei grandi gruppi industriali, di potere e anche delle multiutility quotate in borsa? Il Biometano ricavato dagli impianti di digestione anaerobica siamo proprio sicuri che sia una fonte di energia rinnovabile e ecologicamente sostenibile? La digestione anaerobica è davvero il metodo migliore per il trattamento della frazione organica del rifiuto urbano? I grandi impianti da decine di milioni di euro sono ancora la soluzione infrastrutturale più adeguata per il trattamento dei rifiuti? Le grandi multiutility quotate in borsa possono realisticamente gestire i rifiuti secondo i criteri dell'economia circolare e in un'ottica di transizione? Cosa potrebbe fare, cosa fa e cosa non fa il Recovery Plan? Gli incentivi al Biogas / Biometano che dal Decreto Calenda del Marzo 2018 hanno sancito la "corsa ai biodigestori" cosa c'entrano? Impianti di Digestione Anaerobica per produrre Biogas / Biometano ne esistono dalla fine degli anni '70 e per più di 30 anni nessuno li ha visti o valutati come impianti "ecologici" o cruciali per combattere i problemi dovuti al cambiamento climatico, poi negli ultimi 10 anni, da quando cioè hanno iniziato a godere di incentivi statali sempre più consistenti - che, ricordiamolo, in alcuni casi fanno anche triplicare quelle che sarebbero le entrate senza aiuti- è nata anche tutta una curiosa narrazione / storytelling di supporto che avrebbe la pretesa di spiegare / rassicurare su quanto questi impianti sarebbero meravigliosi e fondamentali. Dove sta la verità? E che alternative ci sono più corrette, praticabili, sostenibili, più economiche e meno impattanti sotto l'aspetto ambientale, sanitario, agronomico e climatico? Essere contrari a certi impianti, palesemente sovradimensionati e che non rispondono a nessun criterio territoriale è solo riducibile alla comoda e screditante definizione di "nimby"? Ne parliamo in questa prima parte del Convegno Nazionale con Prof. GIANNI TAMINO, membro del Comitato Scientifico di ISDE e AISEC, Associazione Italiana per lo Sviluppo dell'Economia Circolare, FABIO MUSMECI, fisico dell'Enea e Presidente dell'Associazione Italiana Compostaggio, AIC, seguirà un intervento del Dr. ALBERTO ZOLEZZI, medico pneumologo e membro della Commissione Ambiente del Parlamento. Modera l'incontro il Dr. GIUSEPPE ALBERTINI, già Primario di Dermatologia presso l'Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e Presidente della sezione di Reggio Emilia di ISDE. Seguirà in data successiva in corso di definizione seconda parte del Convegno con il Dr. Agostino Di Ciaula, Presidente del Comitato Scientifico di ISDE e il Dr. Marco Caldiroli, Vicepresidente di Medicina Democratica. Seguirà un intervento del Dr. Marco Bertaglia, esperto in Agroecologia, già ricercatore CNR e tra i fondatori di Extinction Rebellion Italia. Convegno co-organizzato da ISDE - Associazione Italiana Medici per l’Ambiente Coordinamento Provinciale dei Comitati Ambiente e Salute di Reggio Emilia con l'adesione di AIC ARI - Associazione Rurale Italiana Medicina Democratica Extinction Rebellion Italia