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Glioblastoma. Dati incoraggianti da terapie genetiche in Usa e Francia. Antonio Iavarone

Glioblastoma. Encouraging data from genetic therapies in US and France. Antonio Iavarone Quotidiano Medicina 07/11/17 Il glioblastoma, il più temibile tumore del cervello, praticamente inguaribile e letale, sul quale però sta gettando la luce la ricerca scientifica, quella vera, non quella fumosa e chiacchierata che spesso si fa da noi, ma quella vera, quella che dà i risultati, e che produce una notizia come questa che è stata ribattuta da Ansa e viene dagli Stati Uniti, dalla Columbia University di New-York. In diretta da New-York a QM il prof. Antonio Iavarone, scienziato italiano alla fine degli anni ‘90 in Oncologia Pediatrica al Gemelli di Roma, autore di studi sul neuroblastoma, che purtroppo non ha potuto sviluppare in Italia, le cui Università, afflitte dai baronati e dai burocrati, spesso non creano il clima adatto alla ricerca dei veri scienziati. Antonio Iavarone è allora emigrato negli Stati Uniti, a New-York alla Columbia University dove è prof. di Patologia e Neurologia nell’Institute for Cancer Genetics....E tra i suoi ultimi studi quello sul glioblastoma multiforme una dei più diffusi e letali, classificatosi nel 2012 al 40esimo posto nella classifica dei cento eventi più significativi per la scienza stilata dalla rivista Discover. Prof. Iavarone commenti lei stesso subito questa notizia proveniente dalla Francia, da Parigi dall’ospedale Salpetrière, dove è in corso la 1^ fase della sua sperimentazione su pazienti umani. Quali sono le novità? Come stanno questi primi 13 pazienti, come si individuano nel glioblastoma le tracce di fusione delle due proteine FGFR e TACC che lo scatenano, e quale è la molecola che le neutralizza, ed in cosa consistono i miglioramenti?......Prof. Iavarone, quale è l’età media dei pazienti. Il glioblastoma non fa differenza di età o colpisce in particolare alcune fasce anagrafiche? .....Poco tempo fa è stato in Italia invitato dall’Aspen Institute per parlare della sua scoperta. Ed ha dichiarato che in Italia non le è consentito di portare la sua sperimentazione ed i suoi test, per motivi tecnici ed organizzativi. Due termini che forse sembrano nascondere il clima ostile dell’Università italiana e del ministero della salute del governo italiano verso gli scienziati italiani che fanno scoperte importanti all’estero, Perché, quali sono gli ostacoli veri della ricerca scientifica in Italia che la tengono frenata e poco produttiva nei risultati?....(continua) (apri il video) Focus con il prof. Antonio Iavarone, Neuro-Oncologo Columbia University - Institute for Cancer Genetics - New-York