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Il servizio di Angelo Ruoppolo ( / 40129859538 ) Teleacras Agrigento del 29 ottobre 2013. In un terreno a Canicattì scoperto il cadavere dell' imprenditore di Licata, Giovanni Brunetto. La Procura di Agrigento arresta una seconda volta gli indagati Carità e Bianchi. Ecco il testo : Lo scorso 20 maggio sono stati arrestati. Poi, il 10 giugno sono stati scarcerati dal Tribunale del Riesame di Palermo, che ha confermato gli indizi di colpevolezza ma ha rilevato la non certezza dell' omicidio, perché il cadavere di Giovanni Brunetto, al 10 giugno, non è stato ancora scoperto, e quindi è stato ipotizzabile anche un suicidio o un allontanamento volontario. Adesso la Procura della Repubblica di Agrigento ha ordinato una seconda volta l'arresto dell' imprenditore agricolo di Licata, Angelo Carità, 58 anni, e del suo dipendente, Angelo Bianchi, 37 anni, anche lui di Licata. I due sarebbero responsabili dell' uccisione dell' imprenditore agricolo, Giovanni Brunetto, 60 anni, di Licata, del quale non vi è stata più nessuna traccia dallo scorso 7 maggio. Brunetto sarebbe stato creditore, di una somma tra i 40 e i 100mila euro, verso Angelo Carità. Il primo prestito risale a 7 anni addietro, quando Carità avrebbe chiesto a Brunetto alcune migliaia di euro per sbloccare un' eredità, promettendogli anche una percentuale in compenso. Angelo Bianchi sarebbe stato un fiancheggiatore di Carità. I due sono indagati per sequestro di persona, omicidio aggravato e occultamento di cadavere. Lo scorso 10 maggio, lungo la strada statale 123, tra Canicattì e Campobello di Licata, è stata scoperta parcheggiata in una piazzola di sosta l' automobile, una Fiat Punto, di Brunetto. L' imprenditore Giovanni Brunetto avrebbe più volte litigato, anche animatamente, con il suo debitore, Angelo Carità, e l'ultima volta lo scontro si è scatenato la mattina del 7 maggio, innanzi ad un bar a Licata. L'analisi delle celle telefoniche dei cellulari in possesso di Carità e Bianchi ha svelato che, contrariamente a quanto hanno dichiarato, i due il pomeriggio del 7 maggio sono stati nei pressi di Naro, laddove è stata poi scoperta l'automobile di Brunetto. Il secondo ordine di arresto è stato firmato dal procuratore aggiunto, Ignazio Fonzo, e dal sostituto Salvatore Vella, ed è stato eseguito dai poliziotti del Commissariato di Licata, agli ordini di Giancarlo Consoli, e della Squadra mobile agrigentina, capitanata da Corrado Empoli. Dalle indagini è emerso il cadavere, e quindi la certezza dell' omicidio, rivendicata dal Tribunale del Riesame di Palermo. Infatti, il corpo senza vita di Giovanni Brunetto è stato recuperato in un terreno agricolo a disposizione di Angelo Carità, a Canicattì, in contrada Casalotti. Il terreno è di proprietà di un avvocato di Canicattì, e Angelo Carità si è occupato di lavori agricoli nello stesso terreno dove, recentemente, sono state compiute intense opere di movimento terra. Ebbene, l' 11 ottobre il terreno è stato sequestrato, al fine di scavare e scoprire se vi fosse stato seppellito Giovanni Brunetto. Nel frattempo, Angelo Carità si è dileguato, ed è ancora ricercato. Ieri, 28 ottobre, scavando, è stato scoperto un cadavere. Oggi, dopo gli esami di rito, ed il riconoscimento dei figli, vi è la certezza. Il morto è Giovanni Brunetto.