У нас вы можете посмотреть бесплатно La Russia è il nuovo Covid. NO, svegliati o sarai al fronte. или скачать в максимальном доступном качестве, видео которое было загружено на ютуб. Для загрузки выберите вариант из формы ниже:
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Ciao a tutti. Oggi voglio parlarvi di una cosa che sto notando. Il titolo del podcast dice tutto: La Russia è il nuovo Covid. E non è una provocazione a caso, no. È proprio quello che stanno creando le persone soppressive. Ma non è vero. Avete notato? Da qualche settimana, l’Europa sembra aver dichiarato guerra alla Russia. Non ufficialmente, certo. Nessuno ha detto “siamo in guerra”, ma i fatti parlano da soli: stanno mandando armi, soldi, supporto militare. Dicono che la Russia vuole espandersi e conquistare l'Europa. E per cosa, esattamente? Qual è il motivo reale? Perché se c’è, per favore, fatemelo vedere. Mostratemelo nero su bianco. La situazione è assurda: l’Europa si sta schierando contro una potenza enorme, una nazione che, volenti o nolenti, è molto più forte e preparata. Parliamoci chiaro: la Russia, da sola, è più potente di tutta l’Europa messa insieme. E forse anche degli Stati Uniti, se guardiamo certi parametri. Quindi che cosa pensano di fare, esattamente? E vi dirò di più: è logico pensare che, se ti armi contro qualcuno, quell’altro – prima o poi – si difende. E magari, per paura di essere attaccato per primo, ti colpisce prima lui. Visto che adesso vincerebbe facile. È la base della strategia militare, della sopravvivenza. È come se un bambino gracile, che non sta neanche in piedi, andasse a provocare Maciste, che si allena da anni ed è armato fino ai denti. Non è buonsenso. Finisce male. E allora, cos’è che manca? Il buonsenso, quello vero. E quando dico “buonsenso”, non intendo il buon senso da bar. Parlo della definizione estesa ed esplicita: “Giudicare o fare un'azione che ha come risultato la maggiore sopravvivenza (intesa come miglioramento dello stile di vita, dell'abbondanza) del maggior numero di persone, del maggior numero di piante ed animali, dell'ambiente in generale; senza dimenticare la parte spirituale dell'Uomo. Una buona azione di Buonsenso è indirizzata alla semplicità ed a durare il più a lungo possibile” E in questo caso, le persone sono milioni: europei, russi, famiglie, bambini, anziani. Gente che in una guerra non ci guadagna mai. Sapete chi ci guadagna invece? Le industrie delle armi. Le multinazionali. Guardate le borse. C’erano azioni di aziende che producevano armi che due anni fa valevano uno o due euro. Oggi ne valgono mille. Mille euro. Parliamo di un guadagno di almeno 500 volte il valore iniziale. Una follia. E mentre loro fanno i miliardi, gli Europei vanno "a debito". Hanno annunciato che spenderanno 800 miliardi. Ottocento mila milioni. Riesci a immaginare quanti sono? Soldi europei, tolti da sanità, pensioni, scuola, sicurezza. Tutto per fare la guerra. E chi l’ha deciso tutto questo? Beh, il nome c’è: Ursula. Cerca, informati. Chi è Ursula? Da dove viene? Quali sono i suoi valori? Com’è stata cresciuta? Quando lo capirai, capirai anche perché sta spingendo per questa guerra. Perché fa quello che fa, con Germania, Francia e Inghilterra completamente allineate. Io non ho la verità in tasca, ma una cosa la so: la conoscenza ci rende liberi. Più ti informi, più puoi decidere con la tua testa. E prendere decisioni per la tua sopravvivenza, quella vera, quella a lungo termine. Quello che continuo a vedere è che chi prende decisioni oggi – politici, funzionari, capi di stato – spesso non rappresenta il popolo. È influenzato da vecchie alleanze, da interessi che non hanno nulla a che fare con la gente comune. E queste decisioni favoriscono solo una minuscola fetta della popolazione. Una minoranza potente. Ma io spero. Spero che gli italiani, gli europei, possano capirlo. Che inizino a fare qualcosa, insieme. Perché da soli, ragazzi, non si va da nessuna parte. Ci sono movimenti che dicono “No alla guerra”, e io mi unisco a loro. Io dico: Sì al vero buonsenso quello che funziona a lungo termine. Ripetiamolo forte: No alla guerra. Sì al vero buonsenso. Un abbraccio a tutti.