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“Il fenomeno della desertificazione non è affatto limitato alle aree interne. La mancanza di sportelli bancari riguarda infatti 96 comuni sopra i 5mila abitanti. Tra questi, 12 tra 10 e 20mila e 1 sopra 20mila, mentre la presenza di un solo sportello si registra in 353 comuni sopra 5mila abitanti, 56 dei quali con una popolazione compresa tra 10 e 20mila e 8 sopra 20mila. Purtroppo non ci sono segnali di inversione”. Lo ha dichiarato il Segretario generale nazionale 𝗙𝗶𝗿𝘀𝘁 𝗖𝗶𝘀𝗹 𝗥𝗶𝗰𝗰𝗮𝗿𝗱𝗼 𝗖𝗼𝗹𝗼𝗺𝗯𝗮𝗻𝗶, intervistato da 𝗠𝗼𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗦𝗲𝘁𝘁𝗮 nel corso della trasmissione 𝗖𝗮𝗻𝘁𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 su 𝗥𝗮𝗶 𝗥𝗮𝗱𝗶𝗼 𝟭. “L’accordo siglato l’11 ottobre tra 𝗙𝗲𝗱𝗲𝗿𝗰𝗮𝘀𝘀𝗲 e 𝗔𝗻𝗰𝗶 per contrastare la desertificazione è davvero significativo, ma servirebbe che un grosso player si smarcasse dall’omologazione dei comportamenti – ha proseguito Colombani – Il trasferimento di quote di mercato avviene solo con operazioni straordinarie di acquisizione. Sarebbe molto importante registrare un’𝗶𝗻𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘁𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗮𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗲 𝗮𝗽𝗲𝗿𝘁𝘂𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗽𝗼𝗿𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶 da parte di qualche grande banca. 𝗨𝗻𝗶𝗰𝗿𝗲𝗱𝗶𝘁 ha manifestato l’intenzione di voler presidiare i territori con la presenza fisica. Essendo rimasta fuori dal risiko avrebbe l’opportunità di lanciare un auspicabilissimo segnale in questa direzione, rompendo uno schema dannoso per il Paese”. “D’altra parte, l’attività di intermediazione creditizia è molto proficua, come attestato dallo spread del 3,29% tra tasso medio sui prestiti e tasso medio sui depositi, desumibile dai dati pubblicati da 𝗔𝗯𝗶 con riferimento al mese di settembre. Inoltre, la futura introduzione dell’𝗲𝘂𝗿𝗼 𝗱𝗶𝗴𝗶𝘁𝗮𝗹𝗲, anziché essere considerata un problema, va vista come un’opportunità, che rende peraltro necessaria la presenza fisica delle banche. La remunerazione in beneficio degli istituti di credito, finalizzata ad assicurare il coinvolgimento di tutti i cittadini, controbilancerà i costi di adeguamento, peraltro contenuti. Di più, le banche avranno in questo modo – ha concluso Colombani – la storica 𝗼𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘃𝗲𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗹𝘁𝗮̀, 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗲 𝗶𝗻𝗰𝗹𝘂𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲”.