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Ferrara Musica a Casa Romei 16 giugno 2023 ore 21 Ensemble Arte Musica Rossana Bertini soprano Lucia Napoli mezzosoprano Giovanna Baviera mezzosoprano e viola da gamba Francesco Tomasi arciliuto Chiara Granata arpa rinascimentale Francesco Cera clavicembalo e concertazione Programma LUZZASCO LUZZASCHI (ca.1545-1607) “T’amo mia vita” a tre soprani (testo di Giovanni Battista Guarini) “O Primavera” a soprano solo (Giovanni Battista Guarini), solista Rossana Bertini “Cor mio, deh non languire” a due soprani (Giovanni Battista Guarini) ERCOLE PASQUINI (ca.1580-ca.1620) Toccata LUZZASCO LUZZASCHI “Aura soave di segreti accenti” a soprano solo, solista Giovanna Baviera “Deh vieni hor mai cor mio” a due soprani “O dolcezze amarissime d’Amore” a tre soprani (Giovanni Battista Guarini) MICHELANGELO GALILEI (1575-1631) Toccata per liuto LUZZASCO LUZZASCHI “Ch’io non t’ami cor mio” a soprano solo (Giovanni Battista Guarini), solista Lucia Napoli “Stral pungente d’Amore” a due soprani GIOVANNI DE MAQUE (ca.1550-1614) Seconde stravaganze Gagliarda LUZZASCO LUZZASCHI “Troppo ben può questo tiranno Amore” a tre soprani (Giovanni Battista Guarini) “I’ mi son giovinetta” a due soprani (Giovanni Boccaccio) CLAUDIO MERULO (1533-1604) Toccata nona del quarto tono per clavicembalo LUZZASCO LUZZASCHI “Non sa che sia dolore” a tre soprani (Giovanni Battista Guarini) “Occhi del pianto mio” a tre soprani Introduzione A Ferrara, negli ultimi vent’anni del ducato di Alfonso II d’Este (1533-1597) fiorisce uno speciale fenomeno musicale, noto all’epoca come “Concerto delle Dame”. In seguito alle sue terze nozze con Margherita Gonzaga, il fine cultore di musica Alfonso chiama da Mantova a Ferrara la giovane cantante e arpista Laura Peperara, e in unione con altre virtuose ferraresi fa nascere il gruppo di musiciste che tanto fece parlare di sé. Grande virtuosismo, piena padronanza degli effetti dinamici e di colore vocale e la chiarezza della pronuncia erano le doti decantate di questo "concerto secreto" – ovvero privato. L'Ensemble Arte Musica, fondato e diretto da Francesco Cera, si occupa da tempo della valorizzazione del repertorio delle Dame. Luzzaschi, Gesualdo, Striggio e Wert scrissero madrigali che venivano gelosamente custoditi e che purtroppo andarono perduti al momento in cui il Ducato, che Alfonso privo di eredi lasciò alla Chiesa, si spostò nel 1598 a Modena; tutti perduti, tranne la raccolta dei dodici "Madrigali per cantare et sonare a uno, e doi, e tre Soprani, fatti per la Musica del già Serenissimo Duca Alfonso d'Este", per nostra fortuna stampati a Roma nel 1601. Sono autentiche perle musicali, composte da Luzzasco Luzzaschi in perfetta unione poetico-musicale ai testi del poeta Giovan Battista Guarini, che ben testimoniano la leggendaria stagione del canto virtuoso e seducente fiorito nella Ferrara di fine Cinquecento. L'impaginato del concerto di Casa Romei li propone tutti e dodici, alternandone l'esecuzione con quella di brani strumentali: due composizioni di Giovanni De Maque e tre Toccate di Ercole Pasquini, Claudio Merulo e Michelangelo Galilei, fratello di Galileo, quest'ultima per liuto, strumento di cui era virtuoso. Molti sono i collegamenti tra gli autori prescelti e la storia musicale di Ferrara. Merulo fu con ogni probabilità nella città estense nella seconda metà degli anni Settanta del Cinquecento. Pasquini, ferrarese di nascita, fu organista presso l'Accademia della Morte subito dopo Luzzaschi. Per il francese Giovanni De Maque va infine sottolineata la forte attinenza stilistica con l'opera di Gesualdo da Venosa, altro illustre ferrarese adottivo, dichiarato estimatore e seguace dello stile madrigalistico di Luzzaschi, passato a seconde nozze nel 1594 con Eleonora d’Este nipote di Alfonso II.