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Help for Optimism - ONLUS: WASH project, Antintòrona, Madagascar

H4O, Help for Optimism – ONLUS è una neonata associazione che ha come obiettivo la realizzazione di progetti di sviluppo sanitario, sociale, culturale ed economico nei PVS, in appoggio alle realtà che si trovano in uno stato di emergenza o post-emergenza, realtà ancora prive di strumenti che garantiscano la dignità umana di cui ogni essere umano ha diritto. Il primo progetto di “H4O, Help for Optimism - ONLUS” è partito con lo studio degli innumerevoli problemi legati alla mancanza di servizi igienici appropriati (trasmissione malattie oro-fecali, pulizia personale, mancanza di sicurezza collegata all’open-defecation …), problemi che affliggono ancora la quasi totalità del “sud del mondo”. “Help for Optimism - ONLUS” si propone infatti di contribuire al raggiungimento di uno dei più importanti tra Millenium Development Goals, che insiste sulla necessità di fornire servizi igienici appropriati ai 2,5 miliardi di persone che ancora non vi hanno accesso. Il primo progetto ha previsto l’inserimento della stanza da bagno all’interno dello spazio abitativo privato, al fine di risolvere tutti i problemi legati all’open-defecation, ancora praticata al 100% in tutti i contesti rurali del nord del Madagascar, come Antintòrona, sull’isola di Nosy Komba, il villaggio dove opera “H4O, Help for Optimism – ONLUS”. Questa innovazione è stata poi inserita in un più ampio progetto di sviluppo globale. Il punto di forza del progetto è la sua scalabilità attraverso l’autoproduzione di tutti i componenti della stanza da bagno: la turca, il lavandino, il piatto doccia, e tutta la struttura esterna. Tutti questi elementi sono autocostruiti in cemento e realizzati con appositi stampi, abbattendo così sia i costi che i rischi e ottimizzando l’intera filiera. La tecnologia adottata per il trattamento dei rifiuti organici è la fossa settica a perdere, ideale per la conformazione geo-morfologica del luogo. La costruzione delle stanze da bagno è integrata ad un’idea di sviluppo globale incentrata su tre concetti: 1) Accettazione e desiderio di un WC privato: l’obiettivo è stato raggiunto scegliendo accuratamente le case da cui partire. Le case scelte sono state quelle che daranno una buona visibilità al progetto. Infatti i beneficiari sono coloro che promuoveranno l’idea nella zona, evidenziando le tangibili migliorie apportate dall’innovazione e stimolando gli altri a partecipare al progetto. Le case selezionate sono inoltre quelle di coloro che garantiscono un corretto utilizzo e una manutenzione adeguata, al fine di mostrare appieno l’efficacia e la bellezza del progetto. 2) Formazione di una equipe di costruttori locali per rendere il progetto riproducibile: per centrare l’obiettivo di rendere replicabile il progetto da parte dei locali, un ruolo centrale è stato ricoperto dall’attività formativa. Al fine di rendere il tutto replicabile e scalabile è stata formata una equipe di tre muratori locali che sono ora in grado di produrre tutti i componenti e costruire autonomamente una stanza da bagno. Il progetto ha in questo modo creato una piccola impresa e quindi dei posti di lavoro, introducendo una nuova figura professionale inesistente fino ad oggi. 3) Partecipazione economica da parte della comunità beneficiaria: il progetto pilota caricandosi di tutti i costi necessari per la costruzione dei servizi igienici, ha in questo modo, reso immediatamente accettabile l’impatto con l‘innovazione. Infatti la partecipazione dei beneficiari in questa parte di progetto è stata minima ed è consistita nel costruire la porta in legno, il tetto in latta o in ravinala e, per chi volesse, la pittura delle pareti. In futuro, al fine di dimostrare l’effettiva volontà da parte dei locali di partecipare al progetto, è previsto un impegno economico un po’ più consistente. Infatti Help for Optimism – ONLUS nella seconda parte del progetto richiederà alla famiglia beneficiaria che deciderà di far parte del progetto di fare un investimento per acquistare parte dei materiali per la costruzione della sua nuova stanza da bagno privata. L’associazione fornirà, oltre ai materiali restanti, la squadra specializzata locale, che è già in grado di replicare il progetto rispettandone tutti i criteri.