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In questo video parliamo di Pop Art, analizzando il periodo storico, le tematiche principali, le tecniche e gli artisti più importanti. Contrariamente a quanto si può pensare, la Pop Art non nasce in America, bensì in Inghilterra. L’opera-manifesto di questa nuova corrente è il collage del 1956 di Richard Hamilton, Just what is it that make today’s homes so different, so appealing? Un altro esponente della pop art inglese è Peter Blake, celebre anche per aver realizzato una delle copertine più famose dei Beatles, Sergent Pepper. Invece tra le sue opere d’arte, la più famosa si intitola Sul balcone (1956-7) nel quale Blake combina immagini della gente comune, con una marea di riferimenti al tema "Sul balcone". Dalle riviste come Life a opere d’arte come the Balcony di Eduard Manet 1868. è chiara dunque la critica alla società dei consumi, che si manifesta nella volontà degli artisti di voler sottolineare la differenza tra le tecniche di comunicazione industriali, quindi in serie, rispetto e quelle artistiche-artigianali, che invece sono uniche e più raffinate. Come mai gli artisti hanno bisogno di sottolineare questa differenza? Siamo nel pieno del boom economico dopo la Seconda Guerra Mondiale, un periodo di rinascita economica e sociale che fa sperare in un futuro migliore, dove c’è possibilità per tutti, dove ognuno può acquistare beni materiali come gli elettrodomestici, le automobili o la televisione. I nuovi oggetti erano considerati indispensabili perché rappresentavano uno status symbol di benessere economico, ed erano tutti velocemente consumati e buttati. Con la Pop Art gli artisti assumono un atteggiamento antisentimentale, liberando l’opera dalla “mano dell’artista”. Riflettono quindi sui nuovi oggetti prodotti dalla società di massa e li inseriscono nelle loro opere, quindi più che rappresentati, gli oggetti sono presentati nelle opere. Ma attenzione! Non si è arrivati subito a questo distanziamento netto dall’opera. Le prime opere di Andy Warhol ad esempio erano dipinte a mano. Sto parlando delle famose Campbell’s Soup Cans di Andy Warhol, oggi esposte al MoMa di New York. Nessun artista prima di lui aveva mai pensato di dipingere il "ritratto" di una zuppa, rendendolo l'unico soggetto di un'opera d'arte. E nè tantomeno di esporlo in una mostra. Ciò avvenne per la prima volta alla Ferus Gallery di Los Angeles nel 1962. Al contrario di Warhol, Roy Lichtenstein, un altro famosissimo esponente della pop art americana, ha sempre continuato a dipingere, non è ricorso a tecniche di stampa come la serigrafia. Le sue opere erano ispirate ai fumetti, ma non si trattava mai di riproduzioni esatte, c’era sempre qualche elemento modificato per rendere iconica l’immagine. I pop artists avevano l’abitudine di manipolare i soggetti delle loro opere colorandoli in modo sgargiante e riproponendoli in serie, oppure sovraddimensionati. Impossibile a questo punto non citare Claes Oldemburg che realizza sculture giganti e colorate, in gomma e altri materiali industriali riproducendo pezzi di cibo come dolci e bistecche, e oggetti vari. In questo modo questi oggetti perdono la loro funzione originaria ma si pongono comunque come oggetti veri e propri. E in Italia si è sviluppata la Pop Art? Certo che sì! Artisti come Michelangelo Pistoletto, noto in realtà per essere l’esponente di spicco dell’arte povera, all’inizio della sua carriera artistica sperimentava con le superfici specchianti, opere che che lo portano a partecipare alle più importanti manifestazioni artistiche dedicate alla Pop Art e al Nouveau Realisme. Oltre a Pistoletto gli artisti della Scuola Romana di Piazza del Popolo sono stati spesso etichettati come i pop artists italiani. Sto parlando di Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli e Giosetta Fioroni. Ma in realtà la loro arte si distanzia dal pop americano perché erano ancora connessi al lavoro manuale (vedi gli sgocciolamenti di Schifano), si ispiravano alla strada piuttosto che alla pubblicità e ai supermercati, e non producevano opere in serie. Comunque spero che questo video vi sia stato utile, fatemi sapere nei commenti se volete un approfondimento sui singoli artisti. Ci vediamo al prossimo video! ______________________________________ VIDEO NEW DADA & NOUVEAU REALISME: https://bit.ly/33N4mmn VIDEO ARTE INFORMALE: scommetto che nessuno te l'ha mai spiegata così: • ARTE INFORMALE: contesto storico, art... ISCRIVITI AL CANALE 👉 https://www.youtube.com/c/Lessisart?s... VISITA IL MIO BLOG 👉 https://www.lessisart.it/ SEGUIMI SU 👉Instagram: / less.is.art 👉Tik Tok: / less.is.art 👉Facebook: / lessisart 👉LA MIA ATTREZZATURA: https://www.amazon.it/shop/less.is.art FONTI F. Poli, Arte contemporanea. Le ricerche internazionali dalla fine degli anni '50 a oggi, 2005 Enciclopedia Treccani