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Può essere causata da terapie chirurgiche, e quali? e da quali farmaci? Con la consueta chiarezza ce ne parla la Dr.ssa Debora Marchiori (Specialista Urologa). Per saperne di più http://www.deboramarchiori.it/ “Utilizzo questo canale per spiegarvi che cos’è l’eiaculazione retrograda. Per eiaculazione retrograda si intende il fatto che l’eiaculato, cioè il prodotto del liquido seminale, degli spermatozoi che provengono dai testicoli e del liquido prostatico, invece di uscire per via anterograda, cioè attraverso l’uretra e il meato uretrale esterno, torna all’interno della vescica. Ma perché si verifica dopo i 50 anni? Allora, non è una cosa obbligatoria, si verifica quando i pazienti o assumono dei farmaci per ipertrofia prostatica, come gli alfa-litici, oppure vengono sottoposti ad alcuni interventi per la disostruzione prostatica, nel caso di ipertrofia prostatica. Cosa succede di fatto? Sia i farmaci che alcuni di questi interventi vanno ad allargare il collo della vescica, in modo artificiale ovviamente, e quindi viene a mancare quella che noi definiamo la camera di scoppio, cioè quello che succede fisiologicamente nel momento in cui abbiamo l’eiaculazione, di solito il collo vescicale si chiude per permettere all’eiaculato di uscire all’esterno attraverso l’uretra. Nel momento in cui noi artificialmente forziamo l’apertura di questo collo, questo collo rimane grande, cioè rimane semi-aperto sempre, quindi durante l’eiaculazione una parte o la maggior parte dell’eiaculato andrà in vescica. Questo accade quando i pazienti si sottopongono agli interventi di resezione prostatica endoscopica, resezione prostatica per via chirurgica o altri interventi con laser come la HoLEP e la ThuLEP, cioè tutti quegli interventi che rimuovo il tessuto, quindi artificialmente rendono più ampio il collo vescicale. Succede anche con i farmaci per l’ipertrofia prostatica che sono detti alfa-litici, detti tali perché lavorano sui recettori alfa che si trovano sulla muscolatura liscia del collo vescicale garantendo la sua apertura in modo tale che si abbia un canale più ampio visto che la prostata ha ostruito e ridotto il calibro dello stesso canale. Ci sono oggi degli interventi chirurgici di disostruzione prostatica, quindi per l’ipertrofia prostatica, molto meno invasivi che garantiscono invece l’eiaculazione fisiologica, cioè per via anterograda, perché non lavorano sul collo vescicale. Di questo però parlerò in prossimo altro video, e vi aggiornerò sulle tecniche più innovative e che danno qualità di vita ai pazienti. Però ricordatevi una cosa: non si fa l’intervento che è di moda, si fa l’intervento che ognuno di noi merita, anche se alcune volte dobbiamo rinunciare al piacere dell’eiaculazione.”