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Fuori dalla seicentesca porta del Popolo, sull'attuale Lungotevere delle Navi, sorge Palazzo della Marina sede principale dello Stato Maggiore della Marina, degli uffici centrali della Forza Armata e del Ministero della Difesa. L'edificio, alto 28 e lungo 142 m, si estende per un'area complessiva di ben 31 mila mq di cui 11.500 coperti e 4.580 occupati da cortili e giardini. Progettato tra il 1911 e il 1912 dall'architetto Giulio Magni (pronipote del Valadier e collaboratore di Giuseppe Sacconi alla realizzazione del Vittoriano), Palazzo della Marina venne inaugurato il 28 ottobre 1928, presentandosi come un edificio dalle solide forme in mattoni e travertino protese all'eleganza dello stile liberty romano. La sua particolare collocazione sul lungotevere pone il Ministero della Marina in una ideale e anche fisica continuità tra il Tevere navigabile ed il mare, un chiaro rimando alla tradizione marittima italica. Palazzo Marina è un racconto dell'Italia sul mare. Al netto di alcune espressioni retoriche tipiche dell'epoca, l'edificio è un monumento alla tradizione navale italiana, una storia fatta di battaglie, esplorazioni, invenzioni e scoperte. Due imponenti ancore autentiche, oggi poste davanti alla facciata principale e appartenenti alle corazzate austriache Viris Untis e Tegetthoff, ricordano le vittorie navali italiane nella Grande Guerra. Dall'atrio, voltato a vele, con ingresso sulla facciata principale, si accede al vestibolo dello scalone d'onore e al cortile monumentale. Il monumentale scalone, rivestito in marmo e con impianto a tenaglia, è illuminato dall'alta vetrata piombata a maglie circolari, realizzata su disegno del maestro vetraio romano Cesare Picchiarini. Fantasiosi inserti simbolici legati al mondo marino e all'arte della navigazione percorrono gli interni dell'intero edificio: dalle balaustre dei ballatoi alle maniglie piegate in profili di cavallucci marini fino ai delfini intagliati nel legno dei tavoli, grazie all'estro creativo del "maestro del ferro" Umberto Bellotto. Al maestro veneziano in particolare si deve anche l'intero arredo della biblioteca, scrigno di circa cinquantamila volumi ad indirizzo prevalentemente navale, marittimo e militare, testi a stampa, manoscritti e documenti risalenti fino al sedicesimo secolo. (fondoambiente.it)