У нас вы можете посмотреть бесплатно Il GENERE italiano (MASCHILE e FEMMINILE) - Learn Italian GENDER (MASCULINE and FEMININE) 🧔🏻👩🏼 или скачать в максимальном доступном качестве, видео которое было загружено на ютуб. Для загрузки выберите вариант из формы ниже:
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Esercizi e spiegazione scritta: http://learnamo.com/genere/ E se vuoi essere sempre aggiornato sui nuovi contenuti che pubblichiamo giorno per giorno, seguici su: Facebook: / learnamo Twitter: / learnamo Instagram: / learnamo In italiano esistono due generi: MASCHILE e FEMMINILE. Di solito, per gli esseri animati il genere è determinato dal loro sesso (se si tratta di una donna il genere sarà femminile, se si tratta di un uomo sarà maschile: il postino, la postina). Per le cose inanimate, invece, il genere è convenzionale e va imparato così com’è (il cioccolato, la schiuma). Si è diffusa la credenza che i nomi che terminano in -a sono femminili, mentre quelli che terminano in -o sono maschili. Questo è vero in molti casi, MA NON SEMPRE! Fanno eccezione: Nomi maschili in -a: il problema, il tema… Nomi femminili in -o: la mano, l’eco… Nomi che terminano per consonante: il bar, lo sport, l’email… E’ solo una consuetudine, come ce ne sono altre: Tendono ad essere femminili i nomi: di frutti: la mela, la banana, la fragola… di scienze e discipline: la matematica, la fisica, la pedagogia… di attività militari: la guardia, la pattuglia… di città, isole, regioni, stati, continenti: Venezia è bella, la Corsica, la Germania, la Puglia, l’Australia… di associazioni sportive: la Fiorentina, la Juventus… Tendono ad essere maschili i nomi: di alberi: il pero, il pesco, il mandorlo, il pino… di metalli ed elementi chimici: il piombo, l’azoto, l’idrogeno… di mesi e giorni: un bel maggio, un bel giovedì di mari, monti, laghi, fiumi: il Tevere, il Monte Bianco, il Garda, il Mediterraneo… di vini, preghiere, punti cardinali: il Chianti, il Padre Nostro, il Nord… Come fare per trasformare un nome maschile in uno femminile? Si può fare in molti modi. Il più frequente e naturale consiste nel sostituire la desinenza del maschile con -a: il pensionato, la pensionata / il gatto, la gatta. Ma non sempre è così semplice! A volte, per esempio, il femminile si forma aggiungendo il suffisso -essa: Professore → Professoressa Poeta → Poetessa Principe → Principessa Leone → Leonessa Studente → Studentessa Conte → Contessa Barone → Baronessa Dottore → Dottoressa Tranne quest’ultimo, inoltre, i nomi maschili in -tore formano il femminile in -trice: Attore → Attrice Imprenditore → Imprenditrice Lettore → Lettrice Pittore → Pittrice Traduttore → Traduttrice Pochi nomi, poi, formano il femminile in -ina: Eroe → Eroina Gallo → Gallina Re → Regina Zar → Zarina ATTENZIONE! Non dimenticate che in italiano esistono anche i cosiddetti nomi di genere comune, ovvero quei nomi che restano invariati per genere: allora un ruolo importante per capire se si sta parlando di un uomo o di una donna lo ricoprono articoli ed aggettivi (che invece si accordano in base al genere): Ad esempio: Il/la giornalista, il/la turista, un/un’insegnante, il/la giudice … Infine, è utile considerare quei nomi che sono completamente irregolari, i quali al femminile cambiano completamente, cioè alcuni nomi di persone o di animali: Dio → Dea Marito → Moglie Fratello → Sorella Uomo → Donna Maschio → Femmina Padre → Madre Cane → Cagna Maiale → Scrofa Toro → Vacca