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Modificato da YouCut:https://youcutapp.page.link/BestEditor Il museo conserva oggetti, documenti e fotografie relativi alla “guerra bianca” combattuta sulle montagne della val di Sole e della val di Pejo. I materiali provengono dai monti e dai ghiacciai dell’Ortles-Cevedale e sono stati raccolti dal museo o donati da privati. DSC_0932 [ Museo Storico Italiano della Guerra] Il museo conserva oggetti, documenti e fotografie relativi alla “guerra bianca” combattuta sulle montagne della val di Sole e della val di Pejo. I materiali provengono dai monti e dai ghiacciai dell’Ortles-Cevedale e sono stati raccolti dal museo o donati da privati. L’esposizione comprende armi, uniformi, mezzi di trasporto e strumenti di uso quotidiano, oggetti personali e della devozione religiosa. I reperti conservano la memoria di quei drammatici eventi e permettono di conoscere l’esperienza dei soldati al fronte e la storia della comunità di Pejo. Questo museo fanno parte della Rete Trentino Grande Guerra che promuove la collaborazione tra quanti coltivano la passione per la storia e la memoria di quelle vicende. A pochi minuti dal museo si trova il cimitero di San Rocco. Durante la guerra era un cimitero militare; oggi accoglie le salme di alcuni soldati austro-ungarici ritrovati recentemente nei ghiacci del Piz Giumela e del Presena. Ogni anno, all’inizio di settembre, vi si tiene una commemorazione a ricordo di tutti caduti. Un semplice itinerario porta al Pian della Vegaia, dove si osservano resti di trincee, postazioni di artiglieria e gallerie, e forte Barbadifior, caserma difensiva costruita dall’esercito austro-ungarico tra il 1906 e il 1908. Vicino al Rifugio Vioz, su Punta Linke (3643 metri) è visitabile una stazione di teleferica, tra le postazioni austro-ungariche più alte dell’intero fronte, recuperata grazie alla collaborazione fra il Museo di Pejo e la Provincia autonoma di Trento.