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PERCHE’ LE VENE VARICOSE RECIDIVANO? La causa delle recidive è stata identificata in: cattiva o inadeguata procedura; ricanalizzazione della vena trattata; nuove sorgenti di insufficienza, come la vena safena accessoria, una piccola safena, una vena perforante; insufficienza delle vene pelviche, neovascolarizzazione. PROCEDURA INADEGUATA Negli anni passati poiché non era usato in maniera estensiva l’esame ecocolordoppler molte vene erano trascurate come la piccola safena, il reflusso di vene pelviche o le vene accessorie. Si toglieva semplicemente la safena interna e non si trattavano tutte le altre vene. E queste davano la recidiva. RICANALIZZAZIONE DELLA VENA E’ molto frequente dopo il laser endovenoso e la scleroterapia. E’ utile un attento esame ecodoppler perché se il reflusso è di piccola entità si può lasciar stare. Se la ricanalizzazione è sintomatica bisogna adottare un trattamento. NUOVE SORGENTI DI REFLUSSO La vena safena accessoria e le vene perforanti possono essere nuove sorgenti di reflusso. Possiamo trattarle con scleroterapia o con flebectomie. NEOVASCOLARIZZAZIONE E’ molto ben documentata dopo lo stripping della safena; è presente anche dopo l’ablazione termica, ma meno frequente. La neovascolarizzazione è una sfida per il trattamento poiché le vene possono essere numerose, tortuose, piccole e sono presenti in tessuti già con cicatrici per i precedenti interventi. Per questo motivo è preferita l’ablazione chimica per risolvere questo problema. CONCLUSIONE La recidiva delle varici accompagna inevitabilmente il trattamento delle varici con una frequenza che può essere il 20% al primo anno e fino al 60% a cinque anni di distanza. Come in tutte le cose bisogna agire sulla prevenzione facendo un attento e preciso esame ecodoppler delle vene. Nonostante questo ci possono essere delle recidive e allora molto utile è fare dei controlli periodici che io consiglio almeno una volta l’anno dopo il trattamento.