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Mieloma multiplo recidivato, con isatuximab più Kd si sopravvive senza progressione per 3 anni

Ci sono novità importanti per i pazienti con mieloma multiplo recidivato. In una Virtual Plenary della European Society for Medical Oncology (ESMO), infatti, sono stati presentati risultati aggiornati di un trial importante, lo studio registrativo IKEMA, in cui si è valutata l’aggiunta dell’anticorpo monoclonale anti-CD38 isatuximab a una doppietta standard, formata dall’inibitore del proteasoma carfilzomib più desametasone (Kd), in pazienti con mieloma multiplo recidivato. I nuovi dati, con un follow-up che è arrivato a 44 mesi, confermano che la tripletta con isatuximab migliora in modo significativo la sopravvivenza libera da progressione (PFS), e anche altri outcome, rispetto alla sola doppietta Kd. In quest’intervista, un esperto di mieloma multiplo, Gabriele Buda, Professore Associato di Ematologia dell’Università degli Studi di Pisa, racconta in dettaglio ai nostri microfoni i risultati dello studio IKEMA e la loro importanza.