3. Malga Natura sul Monte Baldo nel tardo autunno скачать в хорошем качестве

3. Malga Natura sul Monte Baldo nel tardo autunno

Tra fine ottobre e metà di novembre per arrivare a Malga Natura si percorre la solita strada, che ora è avvolta dai colori forti dell’autunno, soprattutto nel tratto che attraversa la faggeta. In questa stagione si possono filmare sia le specie sedentarie, sia le migratici tardive e quelle che, in parte, rimarranno a svernare nella zona (Picchio rosso maggiore, Cince, Picchio muratore, Tordela, Merlo, Pettirosso, Ballerina bianca, Scricciolo, Crociere, Peppola, Fringuello, Lucherino, Cardellino, Verdone). L’attrazione che attira il maggior numero di appassionati è la possibilità di fotografare il Venturone alpino (Carduelis citrinella), una specie difficile da incontrare sulle nostra Alpi in quanto poco numerosa e legata a particolari habitat e altitudini. Anche i gruppetti dei variopinti Crocieri (Loxia curvirostra) sono molto ricercati. In questo periodo, se l’annata è favorevole, i sorbi sono carichi di frutti rossi, di cui vanno ghiotti molti uccelli, in particolare i Turdidi (Cesena, Tordela, Tordo bottaccio, Tordo sassello, Merlo) e anche i bellissimi Beccofrusoni che, ad intervalli di molti anni, abbandonano in massa le zone circumpolari e si spingono fino alle nostra latitudini. La notte non può mancare l’appuntamento con Tassi e Volpi, mentre dall’alto delle vicine pareti rocciose il Gufo reale (Bubo bubo) fa sentire la sua cupa voce bitonale. “Malga Natura” on Monte Baldo (Prealps of Lake Garda): memories of lateautumn among birds and nocturnal mammals, such as Citril Finch, Red Crossbill, Eurasian Eagle-Owl, European badger and Red fox. LA STORIA DI MALGA NATURA (ispirata al libro di Paolo Cugildi “3000 notti sul Monte Baldo”). La vecchia malga “Valfredda di dentro”, incastonata in un pascolo sul versante orientale veronese del Monte Baldo, era conosciuta solo dai malghesi della zona. A partire dal 2008 si trasforma via via in un punto di riferimento per gli amanti della natura, che imparano a chiamarla con il nuovo nome di “Malga Natura”. La metamorfosi grazie alla fantasia e tenacia del veronese Paolo Cugildi, che fin da piccolo conosce nel profondo questo massiccio montuoso delle Prealpi gardesane. Con il sudore e l’aiuto di alcuni amici, passo dopo passo dà corpo a numerose iniziative nelle quali può esprimere le sue passioni. Allestisce un vivario erpetologico e un orto botanico, tiene lezioni su funghi, orchidee, chirotteri… Il tempo passa e cambia le carte in tavola e Paolo è costretto a rispolverare una sua vecchia passione, quella per l’ornitologia. Non ci pensa due volte e allestisce un osservatorio per gli uccelli, attirando con acqua e cibo non solo le specie che abitano la montagna, prima tra tutti una banda di crocieri, ma anche i numerosi migratori che la sorvolano. Dall’inizio del nuovo millennio Malga Natura diventa una meta obbligata per i fotografi dal palato fine, che qui sfogano le loro scariche su crocieri e venturoni alpini, mentre nel silenzio della notte puntano i loro teleobiettivi su tassi, volpi e faine che si materializzano dal nulla. Quando arrivi alla malga e chiudi l’ultimo cancello hai la sensazione di lasciarti tutto alle spalle e questo grazie a Paolo e alla sua compagna Grazia che ti accolgono con calore nel loro “antro” e ti coccolano con prelibatezze naturali, mentre Gaia, la loro dolcissima cagnolina, ti scodinzola attorno. Ho frequentato Malga Natura varie volte tra l’ottobre 2022 e l’inizio del novembre 2024, pochi giorni prima che Paolo concludesse, dopo 20 anni, questa importante tappa della sua vita. Ora è sceso poco più in basso, a Ferrara di Monte Baldo, dove sta già dando vita ad una nuova avventura! Per chi volesse saperne di più: https://storiedichi.com/malga-natura-...