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Tumore del testicolo: sintomi, prevenzione, cause, diagnosi - La parola all'esperto 5 лет назад


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Tumore del testicolo: sintomi, prevenzione, cause, diagnosi - La parola all'esperto

I testicoli sono gli organi in cui nell'uomo avviene la formazione degli spermatozoi e di alcuni ormoni maschili (hanno una funzione analoga a quella delle ovaie nella donna). I testicoli sono due, contenuti nello scroto, una borsa di pelle situata direttamente sotto il pene. Il cancro del testicolo è un tumore maschile, in cui le cellule tumorali si formano a partire dai tessuti di uno o di entrambi i testicoli. Quanto è diffuso I tumori del testicolo colpiscono soprattutto la popolazione giovane (in genere tra i 20 e i 40 anni). Nella fascia di età fino a 50 anni costituiscono il tipo di tumore più frequente (12 per cento di tutte le diagnosi di tumore nel genere maschile). Dopo i 50 anni l'incidenza si riduce del 90 per cento. Fino alla metà degli anni Settanta, nove uomini su 10 con tumore del testicolo morivano nel giro di un anno. Oggi i tumori del testicolo guariscono nel 95 per cento dei casi. Chi è a rischio Le cause del cancro al testicolo restano sconosciute, anche se diversi fattori di rischio possono favorirlo. Tra questi, il principale è il criptorchidismo, cioè la mancata discesa nello scroto di uno dei testicoli, che resta nell'addome o nell'inguine. Questa condizione aumenta le probabilità di trasformazione maligna delle cellule fino a 10 volte rispetto alla popolazione generale, con un rischio variabile a seconda della sede del criptorchidismo: elevata se il testicolo è nell'addome e più bassa se è nell'inguine. Le probabilità si riducono ulteriormente se l'anomalia viene corretta chirurgicamente prima dei sei anni di età. Un altro importante fattore di rischio è la sindrome di Klinefelter, dovuta a un errore nei cromosomi. Infine, gli uomini che hanno avuto un tumore al testicolo hanno un rischio di 20-50 volte superiore di sviluppare lo stesso tumore nell'altro testicolo. Sono importanti anche: una storia familiare positiva per questo tumore, l'esposizione a sostanze che interferiscono con l'equilibrio endocrino (per esempio l'esposizione professionale e continuativa a pesticidi), l'infertilità e il fumo, che raddoppia il rischio. Tipologie I tumori testicolari si dividono in due tipi: seminomi e non seminomi. I primi sono circa la metà dei casi e consistono nella trasformazione maligna delle cellule germinali, cioè di quelle che danno origine agli spermatozoi; sono quelli più frequenti nella quarta decade di vita e si associano spesso a una variante che coinvolge anche cellule non seminali. Gli altri, i non seminomi, includono differenti forme, tra cui i carcinomi embrionali, i coriocarcinomi, i teratomi e i tumori del sacco vitellino, quella parte associata all'embrione che contiene materiale di riserva per il suo nutrimento. La prognosi e il trattamento sono diversi a seconda del tipo di tumore. Sintomi Di solito il tumore esordisce con un nodulo, un aumento di volume, un gonfiore o un senso di pesantezza del testicolo. Per questo è importante che gli uomini imparino a fare l'autoesame del testicolo palpando l'organo di tanto in tanto per scoprire in tempo eventuali anomalie. Anche la brusca comparsa di un dolore acuto al testicolo è tipico di questo tumore, assieme a un rapido aumento del volume che può essere provocato da un’emorragia all'interno del tumore. Anche il rimpicciolimento del testicolo può essere un segnale di esordio della malattia. Infine è importante che i genitori facciano controllare i bambini dal pediatra di fiducia, poiché una correzione dell'eventuale discesa incompleta del testicolo entro il primo anno di vita riduce il rischio di cancro e facilita la diagnosi precoce del tumore. Prevenzione Per i tumori germinali del testicolo non esistono programmi di prevenzione organizzati. Gli stessi marcatori tumorali quali alfafetoproteina e beta-HCG (sostanze che si possono trovare nel sangue in presenza di questo tipo di cancro), utili per la conferma della diagnosi e per seguire nel tempo l'evoluzione della malattia, non servono per la diagnosi precoce. Data tuttavia la giovane età della popolazione a rischio, va sottolineata l'importanza dell'autopalpazione del testicolo, con attenzione verso qualsiasi modifica dell'anatomia o della forma dello scroto. Diagnosi La diagnosi del tumore viene effettuata tramite un’ecografia dello scroto e il dosaggio di alcuni marcatori, cioè sostanze presenti nel sangue prodotte dalle cellule tumorali o indotte dalla presenza del tumore. Tali marcatori sono l’alfa-fetoproteina (AFP), la beta-HCG e la latticodeidrogenasi (LDH). In caso di sospetta positività, si procede con una biopsia in sala operatoria e, se anche questa è positiva, si asporta il testicolo interessato per esaminare il tumore nella sua estensione locale e sottoporre il paziente a ulteriori indagini per verificare se le cellule tumorali si sono diffuse in altre parti dell'organismo. Ciò è importante per la scelta del trattamento più indicato.

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