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Ci sono luoghi incredibili in Sardegna dove Madre Natura è stata generosa. E ci sono anche luoghi incredibili in Sardegna dove l'uomo è stato generoso e ha trasformato il dono di Madre Natura dando vita ad una Oasi unica in tutta l'Isola. L’oasi faunistica del Parco Donnortei, così come la struttura agrituristica, è gestita interamente dalla famiglia Serusi che da oltre 30 anni se ne prende cura, la tutela e la valorizza. Nata alla fine degli anni Novanta, l'Oasi si estende dai piedi del Monte Spada fino alla gigantesca Valle di Aratu, all'interno di una foresta millenaria. Grazie ai suoi paesaggi rocciosi, alla sua vegetazione straordinaria ed endemica, il Parco è stato classificato come importante area SIC (Sito di Interesse Comunitario) per il monitoraggio e la salvaguardia di alcune specie uniche al mondo, e ha aderito al progetto "LIFE Natura" per gararantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna rari o minacciati a livello comunitario.Tutti gli ospiti che soggiornano o che scelgono di pranzare nell'agriturismo Donnortei saranno accompagnati in un'escursione guidata all'interno dell'oasi faunistica, dalla passeggiata più breve e semplice adatta anche ai bimbi più piccoli, dove si possono osservare piccoli cerbiatti, eleganti daini, diffidenti mufloni e famigliole di cinghiali, fino a trekking più lunghi e impegnativi sui vecchi sentieri dei carbonai, dove poter ammirare bonsai secolari incastonati fra i graniti barbaricini. Le escursioni guidate si svolgono nel silenzio della natura intervallato dagli affascinanti racconti di Daniele che narra una storia che sui libri non troviamo, una storia di Sardegna quasi dimenticata o ignorata da tutti. Migliaia di ettari sul Gennargentu, compresa la gigantesca valle di Aratu dove il Parco si estende, sono stati depredati nel corso del tempo e per tanti troppi anni, a partire dalla seconda metà del 1800? Parliamo di disboscamento selvaggio per la costruzione delle traversine per le ferrovie italiane e francesi e di furto legalizzato di migliaia di capi di daini per gli abbellimenti di parchi del continente o per i capricci dell'aristocrazia, racconti che infuocano gli animi e che, quasi, fanno sentire ancor più responsabili per ogni singolo passo su quelle terre che d'un tratto paiono delicate e fragili. Daniele e la figlia Arianna vi racconteranno tutto sugli animali che incontrerete lungo il sentiero durante le escursioni, e tornerete un po' bambini, increduli, davanti a quella eleganza e a tanta bellezza, ascoltando con stupore la descrizione dettagliata di un mondo sconosciuto fatto di palchi, armature, trofei, velluto, branchi di femmine e maschi solitari, mantelli pomellati, manti neri o albini, bramiti, harem... L'allevamento e la coltivazione biologica praticati dall'agriturismo Donnortei offrono agli ospiti prodotti genuini che riportano alla mente quegli antichi sapori della cucina semplice e tradizionale sarda che la frenesia dei nostri tempi sta portando pian piano a dimenticare. Il Parco Donnortei è aperto tutto l'anno e ogni stagione ha il suo fascino per cui non c'è un periodo migliore o uno peggiore per andare. Nel periodo compreso tra metà febbraio e metà marzo i cervi maschi perdono i loro palchi quindi, dopo una/due settimane, ricrescono e la loro formazione sarà completa verso la metà di luglio, pronti per la stagione degli amori che ha inizio da fine agosto e si protrae fino a tutto settembre. I palchi dei daini larghi e appiattiti, vengono invece persi nel periodo compreso tra aprile e i primi di maggio, quindi ricrescono e la loro formazione è completa in agosto, mentre la stagione degli amori ha invece inizio in autunno e si protrae per tutto ottobre. Alla fine di questo periodo, come e successo a me, troverete i maschi di daino stanchi e le femmine diffidenti, probabilmente il motivo per il quale tendono ad avvicinarsi meno all'uomo. Due volte l'anno, in primavera (aprile) e in autunno (settembre) avviene la muta sia dei cervi che dei daini (la cui pomellatura caratteristica nei cerbiatti, nel daino rimane anche da adulto). Il manto del daino sarà bruno-rossicccio con pomellatura bianca sul dorso e sui fianchi durante le stagioni calde mentre sarà notevolmente più scuro e con le macchie bianche appena accennate durante l'inverno. Anche il mantello del cervo in estate è bruno-rossicccio, mentre in inverno è più scuro, tendente al grigio bruno, la stria nerastra che va dalla testa alla radice della coda è particolarmente evidente in estate. All'interno della struttura è presente anche una piccola area museale che accoglie il "Diorama della Fauna Selvatica". Al suo interno si possono ammirare quasi 200 specie imbalsamate presenti nel territorio del Gennargentu. Si può raccontare a parole l'emozione di vedere per la prima volta nella vita cervi e daini a pochi metri di distanza? Certamente no !! Bisogna vivere in prima persona questa grande emozione.