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🤼‍♂️😢 BULLISMO e CYBERBULLISMO spiegati ai ragazzi - Educazione civica, cittadinanza, adolescenza 3 года назад


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🤼‍♂️😢 BULLISMO e CYBERBULLISMO spiegati ai ragazzi - Educazione civica, cittadinanza, adolescenza

Con il termine bullismo si definisce un comportamento aggressivo, sia di natura fisica che psicologica, ripetuto nel corso del tempo e attuato nei confronti di persone percepite come più deboli dal soggetto che tiene il comportamento in questione. Pertanto, le 3 fondamentali caratteristiche che permettono di definire un episodio con l’etichetta “bullismo” sono: l’intenzionalità del comportamento aggressivo, la ripetitività delle azioni aggressive fino a divenire persecutorie, per cui non basta un singolo episodio perché vi sia bullismo, ma devono esserci più episodi aggressivi e infine l’asimmetria di potere tra la vittima, che è in una posizione di debolezza, e il persecutore, che invece riveste una posizione di forza. Solitamente, i ruoli del bullismo sono ben definiti: da una parte c’è il bullo, ossia colui che attua comportamenti violenti e dall’altra parte c’è la vittima, e cioè colui che subisce tali atteggiamenti aggressivi. Il più delle volte, però, il bullismo non riguarda soltanto l’interazione tra due soggetti, ma coinvolge più persone in una più ampia dinamica di gruppo: una delle conseguenza del bullismo, infatti, è proprio l’isolamento o l’esclusione della vittima dal gruppo. Generalmente, nel gruppo c’è un leader, che è appunto il bullo. Il bullo è affiancato dai cd gregari, che aiutano attivamente il bullo nel compimento delle sue violenze. E poi ci sono i restanti membri del gruppo, definiti spettatori negativi, che appoggiano e sostengono le iniziative del leader anche solo ridendo o applaudendo. Fortunatamente, però esistono anche i cd spettatori utili, che intervengono scoraggiando il bullo o difendendo la vittima, oppure cercano aiuto per prestare soccorso alla vittima, chiamando adulti che possano interrompere le violenze in corso : questi soggetti giocano un ruolo molto importante nel contrastare e prevenire efficacemente la diffusione del bullismo. I comportamenti crudeli che caratterizzano il bullismo sono i seguenti: aggressioni fisiche; offese, parolacce e insulti; derisione per l’aspetto fisico, per il modo di parlare o di vestire; diffamazione, che consiste nel parlare male della vittima in presenza di altre persone, senza che la persona offesa possa sentire e difendersi; esclusione e isolamento dal gruppo, che talora può avvenire anche mediante il semplice rifiuto a socializzare con la vittima o parlando male di lei e creandole una brutta reputazione; una delle forme più subdole di bullismo è quella messa in atto dal "bullo amico" che, simulando amicizia ed accettazione della vittima all'interno del gruppo, in realtà si adopera per procurarle danni o discriminazioni. I primi studi sul bullismo furono svolti solo verso la fine del 900 e si svolsero soprattutto nei paesi scandinavi, a seguito di una forte reazione dell'opinione pubblica norvegese dopo il suicidio di alcuni studenti non più in grado di tollerare le ripetute offese inflitte da alcuni loro compagni. Quando questi stessi comportamenti aggressivi vengono realizzati mediante l’uso di dispositivi elettronici 💻📱 come computer, smartphone o altre apparecchiature informatiche, si parla di cyberbullismo. Il cyberbullismo, però, ha caratteristiche identificative proprie: il bullo può mantenere l’anonimato, ha un pubblico più vasto (il web), e può controllare le informazioni personali della sua vittima. La vittima, al contrario, può avere delle difficoltà a scollegarsi dall’ambiente informatico, non sempre può vedere il volto del suo aggressore, e può avere una scarsa conoscenza dei rischi insiti nella condivisione delle informazioni personali su Internet. Pertanto, fate sempre attenzione a ciò che condividete sulla rete! Proprio per tutti questi motivi, la vittima di cyberbullismo risulta essere ancora più debole della vittima di bullismo in senso stretto. Infatti, il cyberbullismo rientra tra le cause di alcuni suicidi adolescenziali, assieme ad altri fattori come la malattia mentale, il consumo di alcool o sostanze stupefacenti, l’aver subito anche atti di bullismo al di fuori del web e il revenge porn, ossia la condivisione pubblica di immagini o video intimi tramite Internet, senza il consenso dei protagonisti degli stessi. Se tu stesso sei vittima di bullismo, non ti vergognare e parlane ai tuoi genitori, agli insegnanti o ad altri adulti che ti possano aiutare. Per contrastare il bullismo, è stato istituito un numero verde (114) 📞 a cui rispondono operatori qualificati che consigliano come comportarsi in situazioni critiche. La scuola ha un ruolo fondamentale nel prevenire e contrastare ogni forma di violenza. Allo stesso modo, però, è necessaria anche la collaborazione delle famiglie, che devono essere consapevoli di queste problematiche e si devono attivare in modo da proteggere le vittime e dissuadere i bulli dalle loro azioni. 🎂🍰 Seguici anche su Facebook!   / pasticciotti.it   e su Instagram: i_pasticciotti_it

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