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PIERO FIDELFATTI APRE IL SUO MUSEO DELLA MUSICA

PIERO FIDELFATTI APRE IL SUO MUSEO DELLA MUSICA Chioggia, 15 dicembre 2025 - Micaela Brombo Piero Fidelfatti, storico DJ che ha fatto ballare intere generazioni a Chioggia e in molte altre città italiane dagli anni Settanta in poi ci ha aperto le porte del suo museo personale, ricavato in tre stanze della propria casa, dove conserva un patrimonio enorme di dischi, apparecchiature, materiali cartacei e tecnologie musicali che ripercorrono l’evoluzione della musica e del mondo del DJ dagli anni Cinquanta a oggi. Fidelfatti spiega che l’idea del museo nasce da una passione coltivata per tutta la vita: dopo aver gestito negozi di hi-fi, lavorato nei locali più importanti d’Italia e collaborato con aziende come Pioneer e Stanton, ha raccolto strumenti, riviste e documenti, molti dei quali ancora custoditi in magazzino. L’esperienza in radio e come presentatore lo ha portato anche a girare l’Italia con incontri formativi rivolti ai giovani, spiegando per ore il funzionamento dei giradischi, la costruzione di un programma musicale e la cultura che sta dietro al mestiere del DJ. Con il tempo, anche a causa della malattia, ha rallentato l’attività nei locali e ha deciso di trasformare questa eredità professionale in un luogo di trasmissione del sapere. Nel museo accoglie appassionati e giovani, insegnando che per fare musica bisogna partire dal vinile, perché la manualità e la disciplina che richiede formano davvero chiunque voglia lavorare anche con le tecnologie più moderne. Fidelfatti è autore di un libro autobiografico, Un po’ di me. Come la musica ha cambiato la mia vita, e sta lavorando a un secondo volume più analitico sul ruolo della musica e del ballo nel cambiare la vita delle persone. Tra i periodi musicali, dichiara di amare in particolare gli anni Ottanta, che considera una fase di grande creatività e transizione, dalla fine della disco music alla nascita della dance e, più tardi, della house e delle nuove tecnologie digitali. Nel racconto emerge anche il suo impegno nella difesa dei DJ durante il passaggio al digitale, con il confronto con la SIAE sull’uso legale dei file musicali, e una riflessione sul cambiamento del mondo delle discoteche, oggi molto diverso da quello vissuto in passato. Nonostante tutto, resta la soddisfazione di aver fatto ballare generazioni intere e di essere ancora riconosciuto per questo. Il museo è visitabile su appuntamento: Fidelfatti è disponibile ad accogliere chiunque voglia conoscere questo mondo, provare gli strumenti e capire che mixare non è solo premere “play”, ma un’arte fatta di tecnica, esperienza e cultura. Il suo obiettivo è chiaro: condividere la conoscenza, perché la cultura musicale non resti privata, ma diventi patrimonio di tutti.