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Dimenticate ciò che sapete sui cartelli! Questo video racconta una storia vera, quella del cali cartel, un'organizzazione che ha dominato il traffico di droga con metodi spietati. Scopri la vera storia dietro pablo escobar narcos e immergiti nel mondo del true crime. Il nostro documentario racconta la vera ascesa e caduta del Cartello di Cali, l’organizzazione che trasformò il narcotraffico di cocaina in un’impresa globale “in mocassini Gucci”, più silenziosa e letale del Cartello di Medellín di Pablo Escobar. Guidati da Gilberto Rodríguez Orejuela, Miguel Rodríguez, José “Chepe” Santacruz e Hélmer “Pacho” Herrera, i “gentiluomini” costruirono una struttura aziendale con logistica, contabilità, cellule, codici e intercettazioni telefoniche “proprie”, agganciando politica, polizia e banche. New York, Miami, Houston e Los Angeles furono le prime capitali della distribuzione, con corrieri, nascondigli in appartamenti “puliti”, vendite a credito e riciclaggio di denaro tramite Panama e società di facciata come farmacie e immobili. Cali puntò su una strategia di corruzione e penetrazione nei gangli economici: tassisti‑sentinella, centrali telefoniche, contabili, avvocati, banche e la catena Drogas La Rebaja che divenne fulcro finanziario del riciclaggio. Quando Medellín scelse il terrorismo, Cali scelse la guerra d’informazione: dossier, spie, pagine contabili, triangolazioni finanziarie e alleanze tattiche con la DEA/FBI e il Bloque de Búsqueda, senza esporsi con autobombe. La rete europea esplose tra fine ’80 e inizio ’90: porti di Rotterdam, Genova, Amburgo e Liverpool, basi in Spagna e alleanze con contrabbandieri galiziani; la Camorra curava l’ingrosso e il riciclaggio in Italia, moltiplicando profitti e contatti con Cosa Nostra. L’asse con il Messico – Amado Carrillo Fuentes, “Señor de los Cielos” – garantì flussi aerei e terrestri, mentre il prezzo negli USA crollava e l’Europa pagava più del quadruplo per la stessa cocaina. Nel conflitto con Medellín, Cali sostenne la pressione su Escobar anche attraverso la costellazione “Los Pepes”, rete di ex alleati e sicari che colpirono patrimoni, famiglia e logistica del “Patrón” fino alla sua caduta nel 1993. Parallelamente, l’organizzazione consolidò rotte, laboratori, processi e coperture legali, impiegando società immobiliari, telefoni pubblici, pager, libri contabili e “regole d’azienda” per ogni spacciatore e capo cellula. Il documentario ricostruisce con mappe e fonti giudiziarie le rotte Colombia‑USA‑Europa, le intercettazioni telefoniche, i sequesti record e i conti cifrati, dalla Valle del Cauca a New York, da Panama a Madrid e Badajoz. Mostriamo come l’arresto di Gilberto (giugno 1995) e di Miguel (agosto 1995), la morte di Chepe e l’arresa di Pacho abbiano decapitato la cupola, aprendo la strada alla frammentazione e alla nascita del Cartello del Norte del Valle. Raccontiamo l’estradizione negli Stati Uniti (2004–2005), i processi sul riciclaggio via impero farmaceutico, la confisca di Drogas La Rebaja e l’onda lunga sulle piazze di cocaina tra Italia, Spagna, Regno Unito e Paesi Bassi. Dentro le carte emergono metodi industriali: contabilità settimanale da milioni di dollari, stock a credito, nascondigli in quartieri medio‑borghesi, “pulizie sociali”, sicari e squadre di protezione, più uffici legali in grado di fermare estradizioni. Approfondiamo biografie e “stili di comando”: lo Scacchista Gilberto, il micromanager Miguel, il brutale Chepe, il diplomatico‑operativo Pacho, e il ruolo di Jorge Salcedo nell’operazione che condusse alla cattura di Miguel. In Europa analizziamo la partnership con la Camorra, i porti e i container, le triangolazioni bancarie e i documenti falsi, mostrando come il cartello abbia trasformato l’eroina‑centrico mercato europeo in un hub della cocaina. Dopo Cali e Medellín, il business si è “liquefatto” nei cartelitos: meno gerarchie, più reti flessibili, outsourcing ai messicani, riduzione del rischio di estradizione e logiche di franchising del narco‑business globale. Questo video offre una storia vera con cronologia di operazioni DEA/FBI, rotte, sequestri, processi e corruzione politica, mettendo a confronto Cartello di Cali e Cartello di Medellín, Pablo Escobar e la federazione “in giacca e cravatta”. Dalla Colombia a New York, da Napoli a Rotterdam: una mappa completa del traffico di cocaina, del riciclaggio di denaro e delle alleanze con mafie italiane, fino alla dissoluzione in reti “Norte del Valle” e alla nuova geografia del narcotraffico. Se interessano biografie, fatti, intercettazioni, rotte e alleanze oscure tra cartelli, mafie e politica, questa è la ricostruzione definitiva sul Cartello di Cali, i suoi capi e il sistema criminale che ha riscritto le regole del gioco.