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Non solo luce e gas, ma anche beni alimentari al supermercato e nei negozi, la rata del mutuo per la casa, il canone d’affitto, i trasporti: a Milano per le famiglie è sempre più difficile fare quadrare i conti. I prezzi sono saliti di molto e il costo della vita è diventato quasi insostenibile non solo per le fasce più deboli ma anche per il cosiddetto “ceto medio” A mettere qualche cifra nero su bianco ci ha pensato la Cisl milanese. I dati parlano da soli. Beni alimentari, bollette, servizi di trasporto, mutui, affitti: l’incremento dei costi sembra inarrestabile. Per i beni alimentari, negli ultimi 12 mesi i prezzi sono esplosi e basta andare a fare la spesa per rendersene conto: nel carrello ci sono meno prodotti, ma lo scontrino è più alto. Qualche esempio: riso è salito del 36,% la farina di quasi il 18 per cento la pasta del (21,2%), mentre il latte intero del 15,3%, e lo zucchero di circa il 45 per cento. Capitolo bollette, invece: Tranne la tassa sui rifiuti sono cresciute tutte le dall’acqua all’energia elettrica. Così come i trasporti: Per acquistare un’auto nuova si spende il 6,1% in più, nel caso dell’usato addirittura il 13,3%. Rincari anche sui costi dei servizi: treno (5,8%), bus (5,8%), aereo (47%). Per i mutui, inoltre, i tassi ufficiali sono aumentati del 3,75 per cento e dal 2017 l’aumento del costo/prezzo delle case si aggira sul 45%, con incrementi differenziati a seconda delle zone. Non va meglio sul mercato degli affitti. In città i canoni, secondo la media ufficiale, viaggiano sui 1.100 euro mensili per un bilocale e sui 1.400 euro per un trilocale, ma è realistico ipotizzare un costo superiore del 20%. E Anche in questo caso molti scelgono di spostarsi altrove.