У нас вы можете посмотреть бесплатно CACCIATORPEDINIERE CLASSE ORIZZONTE : ARRIVA L'AGGIORNAMENTO per la MARINA MILITARE ITALIANA или скачать в максимальном доступном качестве, видео которое было загружено на ютуб. Для загрузки выберите вариант из формы ниже:
Если кнопки скачивания не
загрузились
НАЖМИТЕ ЗДЕСЬ или обновите страницу
Если возникают проблемы со скачиванием видео, пожалуйста напишите в поддержку по адресу внизу
страницы.
Спасибо за использование сервиса ClipSaver.ru
Continuiamo a seguire gli sviluppi riguardanti la Marina Militare Italiana, in un momento di profondi mutamenti. Solo qualche puntata fa vi avevamo raccontato dell’inizio della costruzione della prima delle due FREMM EVO, che dovrebbero essere consegnate da Fincantieri entro il 2030. Queste nuove unità introdurranno diversi miglioramenti, puntando ad esempio a una maggiore capacità di difesa contro i velivoli senza pilota – per gli amici, droni. Le ultime novità di questi giorni riguardano invece la classe Orizzonte, una delle più imponenti – e, se vogliamo, anche esteticamente tra le più belle – attualmente in servizio. La possiamo tranquillamente definire un cacciatorpediniere... almeno se ci state ascoltando dall’Italia. Se invece siete francesi, probabilmente starete già storcendo il naso: per la Marine Nationale, infatti, si tratta di “fregate”. Per correttezza, diamo come sempre un po’ di contesto prima di entrare nelle novità. CLASSE ORIZZONTE La classe Orizzonte è un progetto navale sviluppato congiuntamente da Italia e Francia, che ha portato alla costruzione di quattro unità, di cui due italiane. In origine il progetto coinvolgeva anche il Regno Unito, ma nel 1999, a causa di divergenze operative, Londra abbandonò letteralmente la nave – sviluppando in seguito il proprio cacciatorpediniere Type 45. Nonostante ciò, il sistema missilistico PAAMS, nato proprio dal programma italo-francese, è stato adottato sia sulle unità Orizzonte che sulle Type 45 britanniche. Le navi italiane – Andrea Doria e Caio Duilio – hanno sostituito la classe Audace. Sono progettate con tecnologie avanzate e un design stealth che riduce la loro rilevabilità radar, acustica e termica. Costruite dal consorzio Horizon SAS, sono lunghe 152 metri, con un dislocamento a pieno carico di oltre 7.000 tonnellate, e possono ospitare circa 200 membri d’equipaggio. Sono equipaggiate con protezioni NBC e sofisticati sistemi antincendio. L’armamento è studiato per garantire difesa e capacità di interdizione. Il sistema PAAMS dispone di 48 celle verticali (VLS) per missili in grado di intercettare minacce aeree e balistiche. Nonostante il 90% dei sistemi sia condiviso, esistono alcune differenze tra le versioni italiane e francesi: L’Italia utilizza tre cannoni OTO Melara da 76/62 mm, uno in più rispetto alla Francia. Per l’attacco antinave, le navi italiane impiegano missili OTOMAT Mk2 Block IV, mentre i francesi preferiscono gli Exocet MM40 Block 4. Completano l’arsenale artiglieria di calibro minore, due lanciasiluri binati e un’aviorimessa per elicotteri NH90 o AW101, utili per la sorveglianza e la difesa antisommergibile. A bordo troviamo radar e sonar avanzati, contromisure come flare, sistemi di guerra elettronica e disturbo per affrontare eventuali minacce. Le navi possono raggiungere una velocità massima di 53 km/h e hanno un’autonomia di oltre 11.000 km, rendendole perfette per missioni a lungo raggio. NOVITÀ Come avrete capito, pur trattandosi di un progetto avanzato, la classe Orizzonte ha bisogno di un aggiornamento di mezza vita – o, per dirla in modo più tecnico, di un Mid-Life Upgrade. In questi giorni è arrivata la conferma del completamento della Critical Design Review, che dà ufficialmente il via alla fase esecutiva, ovvero quella in cui si passerà "dalla penna al saldatore". L’aggiornamento coinvolge sia le unità italiane (Doria e Duilio) sia quelle francesi (Chevalier Paul e Forbin), che vedranno l’inizio dei lavori tra la metà del 2028 e il 2029. Per l’Italia, secondo quanto riportato da Tommaso Massa su Rivista Italiana Difesa, i lavori sul Doria inizieranno a metà 2026, mentre per il Duilio si partirà verso la fine del 2027. Naval Today aggiunge un dettaglio interessante: l’intero intervento di ammodernamento è stato assegnato in un unico contratto alle joint venture Naviris ed Eurosam. Naviris è una collaborazione paritetica tra Fincantieri e Naval Group, Eurosam è un consorzio composto da MBDA e Thales. Il focus principale dell’aggiornamento sarà sulla difesa aerea e sulla guerra elettronica. Tra le novità più rilevanti ci sarà la possibilità per i VLS di lanciare i nuovi missili ASTER 30 B1NT (Block 1 New Technology), progettati per contrastare missili balistici a corto e medio raggio. Per quanto riguarda le unità italiane, si prevede anche l’ammodernamento del Combat Management System e del radar di scoperta a lungo raggio. Insomma, non ci sarà da attendere troppo: entro pochi anni, almeno il Doria dovrebbe uscire dal cantiere con tutte le novità a bordo, pronto a riaffrontare i mari del mondo con capacità rinnovate. #marinamilitareitaliana #marinamilitare #cacciatorpediniere