У нас вы можете посмотреть бесплатно Colle dell'Agnello da Chianale или скачать в максимальном доступном качестве, видео которое было загружено на ютуб. Для загрузки выберите вариант из формы ниже:
Если кнопки скачивания не
загрузились
НАЖМИТЕ ЗДЕСЬ или обновите страницу
Если возникают проблемы со скачиванием видео, пожалуйста напишите в поддержку по адресу внизу
страницы.
Спасибо за использование сервиса ClipSaver.ru
Il Colle dell'Agnello, versante italiano da Casteldelfino, è da annoverare tra le salite più dure dell'arco alpino. Bisogna innanzitutto tener presente che dopo il Col d'Iseràn e il Passo dello Stelvio è' il passo asfaltato più alto d'Europa e tra loro c'è una differenza minima di qualche metro. Il Colle dell’Agnello raggiunge i 2744 metri sul livello del mare, 14 in meno del Passo dello Stelvio e 26 del Col d’Iseràn. Da Casteldelfino, la lunghezza è di 20,7 chilometri, presenta un dislivello d 1458 metri, con una pendenza media del 7 per cento, che sale al 9,3 per cento negli ultimi 10 chilometri e una pendenza massima del 15 per cento. Fino a Pontechianale, ultimo paese prima della cima, si affrontano brevi e discontinue rampe e qualche tornante impegnativo. Dopo aver costeggiato il lago e raggiunto il villaggio di Chianale, superata la vecchia dogana e raggiunto l’arco celebrativo della salita, mancano circa 10 chilometri alla cima ma si è ancora a quota 1850 metri sul livello del mare. Essendo la matematica una scienza esatta, il ciclista si ritrova ad affrontare l’ultimo tratto con pendenza media del 10 per cento, lunghi tratti al 12 per cento con punte fino al 15 per cento e nessuna possibilità di prendere fiato, se non per un centinaio di metri al pian dell’Agnello. Un segmento infernale reso ancor più duro dall’altitudine e dal vento che può essere fastidioso oltre che freddo a quelle altitudini. La durezza della salita non ha pietà del ciclista: oltre che con le gambe e il cuore, si sale con la forza della mente e risulta fondamentale l'esperienza nella gestione delle forze. Il colle dell'Agnello soprattutto nell'ultimo tratto è in sostanza una rampa senza fine. Non concede un attimo di tregua e sembra una sorta di apnea infinita con le gambe sempre sotto sforzo e schiena e braccia in continua tensione. E’ inutile menzionare gli splendidi panorami che si offrono alla vista del ciclista offuscata dalla fatica e consiglio di prestare sempre attenzione al traffico veicolare e motociclistico, con auto e moto che sfrecciano a velocità da ritiro della patente, sfiorando il ciclista già provato dallo sforzo di restare concentrato a rimanere lucido e a gestire le forze. Una volta in cima, si è ripagati ampiamente dallo sforzo profuso. A parte il caos dei numerosi centauri presenti, chiassosi, fastidiosi e ineducati al silenzio che le montagne e le viste spettacolari imporrebbero, non si può non restare affascinati dalla visione di ciò che circonda il passo e le foto al termine del video sono più eloquenti di tante parole. Come al solito, in imprese del genere, non si ha più la voglia di tornare indietro: fortunatamente nuove sfide attendono e, nel nostro caso, il Colle di Sampeyre da Sampeyre, ma è un’altra impresa da narrare. Dopo esserci guardati intorno, si rende omaggio alla grande bellezza e questo video ne ha voluto celebrare il momento più significativo e intimo attraverso il sacrificio sull'altare severo e inclemente del passo.