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Robecco sul Naviglio è davvero un paese dalle mille meraviglie con un ricchissimo patrimonio culturale da scoprire. Sabato 23 e domenica 24 marzo, grazie all'organizzazione FAI è stato possibile visitare gli interni della bellissima Villa Gromo di Ternengo. La villa Gromo di Ternengo è uno degli edifici più antichi della città di Robecco sul Naviglio. L'area dove attualmente sorge Villa Gromo di Ternengo era anticamente occupata da un fortilizio probabilmente di epoca medievale, fatto costruire dalla famiglia Pietrasanta che creò in essa uno dei primi avamposti fortificati dell'abitato di Robecco sul Naviglio, tra il Ticino ed il Naviglio Grande, reso navigabile già a fine Duecento. La proprietà passò nel 1340 a Giovannolo Casati che ottenne da Filippo Maria Visconti il permesso di trasformare il borgo fortificato in villa. La villa nelle sembianze attuali è invece frutto di una serie di ristrutturazioni promosse a partire dal 1679 da Danese Casati, governatore di Milano, e dal di lui nipote Ferdinando Casati. Dalla morte di quest'ultimo nel 1770, la villa non fu più mutata nel suo aspetto esteriore ed iniziò ad essere tramandata per via femminile dal momento che Ferdinando Casati, sposato con Giuseppa Aliprandi, aveva avuto unicamente una figlia femmina che era nata postuma alla sua morte. Nell'Ottocento la villa ospitò Cesare Pompeo Castelbarco, figlio di Maria Antonietta Litta Visconti Arese e di Carlo Ercole Castelbarco Visconti Simonetta, noto politico e compositore milanese. Più tardi la figlia della coppia, Elena, sposò il nobile genovese Lazzaro Negrotto Cambiaso che fu senatore del Regno d'Italia. La campitura centrale della facciata, preceduta da un lungo cortile d'invito, è aperta da un lungo portico a tre archi su colonne binate; sopra il piano nobile è un attico raccordato da triangoli mistilinei. L'atrio del corpo nobile, affrescato, funge da ambiente passante verso il retrostante giardino che, sulla sinistra, giunge al Naviglio Grande con il singolare edificio della Sirenella (visibile dall'alzaia), un padiglione su quattro pilastri adibito ad imbarcadero. Il giardino rappresenta indubbiamente uno degli elementi di maggior rilievo della villa in quanto è costituito da una lunghezza totale di quasi 800 metri, un tempo terminante con una nicchia oggi in disuso. Accanto alla villa, in fondo al vicolo San Francesco, è la chiesetta di San Francesco di recente restaurata.